Incentivi per nuove costruzioni ad alta efficienza energetica - QdS

Incentivi per nuove costruzioni ad alta efficienza energetica

Bartolomeo Buscema

Incentivi per nuove costruzioni ad alta efficienza energetica

venerdì 04 Marzo 2016

Sia la nuova Legge di Stabilità che il convertito decreto “Sblocca Italia” prevedono agevolazioni. Deduzioni su reddito imponibile pari al 20% del prezzo di acquisto di un alloggio

CATANIA – Recenti statistiche ci informano che l’attuale mercato dell’edilizia italiana è costituito per il 70% da lavori di ristrutturazione. Un ambito nel quale ci sono già gli incentivi fiscali legati proprio alla ristrutturazione edilizia, che comprendono anche gli impianti fotovoltaici, e quelli relativi all’efficienza energetica.
Con il 2016, anche per il mercato delle nuove costruzioni ad alta efficienza energetica è incentivato tramite la Legge di Stabilità 2016 (legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato “, G.U. Serie Generale n.302 del 30-12-2015 – Supplemento Ordinario n. 70), e la legge 11 novembre 2014 n. 164 che ha convertito il decreto legge “ Sblocca Italia”, del 12 settembre 2014 n. 133, recante “Misure urgenti per l’apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive”. Si tratta di misure importanti che vale la pena approfondire.
Per quanto riguarda le agevolazioni previste dalla legge di Stabilità, è possibile, fino al 31 dicembre del 2016, detrarre dall’Irpef il 50% dell’Iva pagata per acquistare da un’impresa costruttrice una casa nuova o ristrutturata che sia in classe energetica A o B. Tale detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali costanti.
Ad esempio, per l’acquisto di un immobile da 100.000 euro destinato a prima casa, si deve pagare l’Iva al 4% che è pari a 4.000 euro. Su tale importo sarà, quindi, possibile detrarre 2.000 euro direttamente dalla dichiarazione dei redditi, da suddividere in dieci rate, ottenendo un risparmio di 200 euro l’anno.
Analogamente, per l’acquisto di un immobile, non di lusso, cioè non accatastato nelle categorie A/1, A/8 e A/9, d’importo pari sempre a 100.000 euro che non gode del beneficio prima casa, come noto, si applica un’aliquota IVA del 10%. In questo caso sarà possibile detrarre 5.000 euro da suddividere ancora in dieci rate, ottenendo così un risparmio di 500 euro l’anno.
Per quanto concerne gli incentivi previsti dal decreto “Sblocca Italia”, o meglio dal D.M. 8 settembre 2015, che attua le misure previste dal decreto Sblocca Italia, relativi agli acquisti fatti dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2017, è prevista, ai fini del calcolo dell’Irpef, una deduzione sul reddito imponibile pari al 20% del prezzo di acquisto di un alloggio. Per godere di tale deduzione l’immobile deve essere in classe energetica A o B, essere locato a canone concordato, per un periodo non inferiore a otto anni, entro sei mesi dall’acquisto o dal rilascio dell’agibilità (in caso sia il costruttore ad affittare).
Inoltre, il locatore e locatario non possono avere legami di parentela entro il primo grado, cioè essere padre e madre, figlio o figlia. Giova, infine, ricordare che la deduzione non può eccedere il limite di 60mila euro, che quindi il prezzo della casa non può superare i 300mila euro e che il venditore deve essere un’impresa di costruzione o di ristrutturazione o una cooperativa edilizia. Usufruisce dell’agevolazione anche chi, invece di acquistare l’immobile, lo realizza su un’area edificabile di sua proprietà.

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