ICityLab e Istat: indietro su economia, qualità della vita, ambiente, servizi, mobilità, governance e legalità. Le metropoli intelligenti sono realtà, ma qui sembrano ancora fantascienza
PALERMO – Per essere veramente smart serve un lavoro organico e tanta programmazione. Lo testimonia il portale di ICityLab, che mette assieme i valori di sette dimensioni (economia, qualità della vita, ambiente, servizi agli utenti, mobilità, governance e legalità) che poi si vanno a scorporare in 150 variabili statistiche elementari e 84 indici di fattore. La classifica generale ha piazzato le tre città metropolitane siciliane alle posizioni numero 85 (Palermo, la migliore delle siciliane), 93 (Messina) e 97 (Catania). Considerando un totale di 106 città mappate, non può essere un buon risultato.
Non fanno meglio le altre isolane. Agrigento è addirittura tra le ultime tre e appena una posizione sopra troviamo Caltanissetta.
Di strada da fare, per colmare il gap con l’Italia del Nord e l’Europa, ce n’è ancora molta.
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