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Palermo – Matteo Renzi promette 332 mln di euro

Gaspare Ingargiola

Palermo – Matteo Renzi promette 332 mln di euro

martedì 03 Maggio 2016

Importanti risorse economiche a carico dello Stato a valere sul Fondo di sviluppo e coesione. Novità per settori quali mobilità, cultura, ambiente, sviluppo economico e turismo

PALERMO – Tredici interventi in sei settori per un investimento complessivo di quasi 771 mln di euro, di cui 332 a carico dello Stato attraverso il Fondo di Sviluppo e Coesione e gli altri derivanti da fondi propri del Comune o da altre risorse. Ecco il Patto per Palermo che, dopo quello per Catania, il premier Matteo Renzi ha firmato sabato presso il deposito del tram nel quartiere Roccella dinanzi a una folta platea di rappresentanti istituzionali di ogni ordine e grado, dal consigliere di quartiere al ministro Dario Franceschini, oltre al sindaco Leoluca Orlando, al governatore Rosario Crocetta e al presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone.
Una lunga teoria di opere, che spazia dalle infrastrutture all’ambiente, dallo sviluppo economico al turismo, dalla cultura alla riqualificazione urbana, finanziata con risorse statali e comunali già disponibili per 432 mln di euro e altri 338,8 mln – inclusi i fondi Fsc – ancora da reperire. In base al documento siglato da Renzi e Orlando i primi 61 mln dovranno essere spesi o impegnati entro il 2017.
“Il sindaco e il premier – ha avvertito Renzi – si controlleranno a vicenda e i cittadini vigileranno su entrambi. Noi staremo con il fiato sul collo del sindaco e lo stesso faremo con la Regione alla firma del Patto per la Sicilia”. E pensare che per un momento la stipula dei due patti è stata a rischio, dato che Orlando e il collega di Catania Enzo Bianco sono sindaci delle due città ma non delle rispettive aree metropolitane poiché dopo tre anni di discussioni e impugnative da parte dello Stato la riforma regionale non è stata ancora approvata. Alla fine è stato trovato un escamotage e Orlando ha firmato come “autorità urbana di Palermo”.
“Questo importante risultato – ha commentato il primo cittadino del capoluogo siciliano – che si va ad aggiungere al Pon Metro per altri 90 mln già approvato dalla Commissione europea, è il frutto di un lungo lavoro fatto dall’Amministrazione comunale in stretta sinergia, collaborazione e concertazione interistituzionale con il Governo nazionale da un lato e con le Amministrazioni comunali, le forze sociali e le imprese dall’altro. Questo programma porterà a Palermo e nel suo hinterland importanti occasioni di sviluppo, ampliamento dei servizi e accresciuta vivibilità”.
Non ci sono opere sorprendenti nel Patto per Palermo: anzi, a parte le tre nuove linee del tram, l’elenco risuona come un richiamo agli amministratori locali per tutti gli interventi promessi e mai avviati o completati, se non addirittura abbandonati, negli ultimi decenni. Si pensi al restauro del Teatro Massimo, al sottopasso di via Perpignano sulla circonvallazione, alla manutenzione del ponte Corleone o alla diffusione del wi-fi, fin qui carente, in quella che è pur sempre la quinta città d’Italia. Il primo ministro lo ha fatto notare: “Questo Governo vuole investire innanzitutto sulla manutenzione ordinaria perché non possiamo avere opere pubbliche per poi lasciarle andare a mare. Se manteniamo le opere – ha aggiunto – se mettiamo a posto i viadotti, se ci rendiamo conto che anche i cittadini siciliani hanno diritto ad un servizio ferroviario con l’alta velocità come accade al nord, se mettiamo fine alla tragicomica vicenda della Salerno-Reggio Calabria, se cioè facciamo l’ordinaria amministrazione, allora ci renderemo conto che l’Italia non finisce a Salerno ma a Palermo, che l’Italia non si ferma prima della Sicilia. Dobbiamo recuperare decenni di ritardo, l’Italia ha diritto di avere l’alta velocità da nord a sud”.
E veniamo alle infrastrutture del patto. Ci sono 521 mln per le tre nuove linee del tram il cui studio di fattibilità è già stato completato. Altri 54 mln saranno destinati a viale Regione Siciliana per la manutenzione dei ponti e la creazione di strade di collegamento con le arterie comunali e sovracomunali, 57,5 mln serviranno alla mitigazione del rischio frane e crolli lungo i costoni che circondano la città.
Sul fronte della mobilità dolce si collocano il potenziamento del bike e del car sharing (1 mln) e la green way da Palermo a Monreale lungo il tracciato della vecchia linea ferrata. Due mln e 700mila euro saranno destinati al potenziamento della rete telematica cittadina, sia a servizio degli uffici sia per il wi-fi pubblico.
 
Per la cultura e il turismo ci saranno 22 mln con un grosso intervento di restauro al Teatro Massimo e la realizzazione di servizi per i visitatori di Gam, Conservatorio, Accademia di Belle Arti, Teatro Biondo e Foss.
Ancora, sono previsti un parcheggio multipiano nell’area dell’ospedale Civico-Di Cristina, l’estensione di Tetra, il sistema radiomobile della Polizia municipale (2,8 mln), la riqualificazione del centro storico e la realizzazione di due poli scolastici onnicomprensivi innovativi nell’area nord e nell’area sud della città per 32 mln.

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