Abolizione voto segreto all'Ars, si allarga il fronte del sì - QdS

Abolizione voto segreto all’Ars, si allarga il fronte del sì

Raffaella Pessina

Abolizione voto segreto all’Ars, si allarga il fronte del sì

venerdì 13 Maggio 2016

Ieri, intanto, la commissione Bilancio ha approvato il Ddl Cracolici. Fausto Raciti (Pd): “Espediente per affermare i piccoli interessi”

Al lavoro ieri la commissione Bilancio dell’Ars che ha approvato il disegno di legge presentato dall’assessore all’Agricoltura Antonello Cracolici che stanzia, tra le altre somme, economie per il Corfilac di Ragusa e l’Associazione Regionale Allevatori.
Si tratta di un documento che cerca di rendere più facile accedere ai finanziamenti. Nel dettaglio si tratta di un disegno di legge che permetterà a questi enti di attingere a dei finanziamenti senza dover presentare domanda di partecipazione a un bando regionale (già previsto) che premia progetti da realizzare prendendo come criteri di valutazione, per esempio, anche il rapporto tra la salute economica dell’ente e il numero di dipendenti.
Con il ddl approvato in commissione, vengono direttamente finanziati 1.360mila euro per il Consorzio di Ricerca per la Filiera Lattiero Casearia di Ragusa e 2.526 mila euro per l’Aras. Soddisfatto Nello Dipasquale del Pd: “Sono molto soddisfatto per questi risultati  – ha detto – perché, da vice presidente della Commissione Bilancio, non posso che evidenziare come la sinergia tra il lavoro svolto dai membri dell’organismo dell’Assemblea e l’assessore regionale all’Agricoltura è servito per far tirare un respiro di sollievo ai dipendenti del Consorzio e dell’Associazione”.
Resta intanto confermata per la prossima settimana la seduta d’Aula che martedì si riunirà per discutere la mozione trasversale che impegna il Presidente della Regione Crocetta a costituirsi in giudizio innanzi alla Corte Costituzionale contro l’impugnativa del Governo nazionale sulle leggi approvate dall’Assemblea regionale siciliana. Il documento è stato firmato dai rappresentanti di quasi tutti i gruppi parlamentari. L’occasione sarà anche quella di discutere della scarsa presenza in Aula del Governatore, soprattutto se anche in quella occasione, invierà qualche sostituto per impegni istituzionali precedenti. Sulla cronica assenza del governo a Sala D’Ercole era intervenuto il Presidente dell’Ars Ardizzone dichiarando con fermezza che “Occorre rispetto per le istituzioni e per il parlamento. La politica non si fa nei corridoi, si fa in Aula”.
L’occasione era stata proprio l’assenza dei rappresentanti di giunta che ha di fatto impedito la votazione degli ultimi emendamenti della minifinanziaria, la cui approvazione è slittata alla settimana successiva. In una nota congiunta invece sono intervenuti il presidente nazionale dell’Udc Gianpiero D’Alia e il segretario regionale del Pd Fausto Raciti per chiedere la abolizione dell’istituto del voto segreto. “Se non si vuole affossare definitivamente l’Autonomia siciliana, la madre di tutte le riforme è la revisione del voto segreto all’Assemblea regionale siciliana”.
“Per troppo tempo – aggiungono i due  – il ricorso al voto segreto è stato un espediente per affermare piccoli interessi a discapito del bene comune”.
Le parole dure dei due esponenti politici fanno seguito al tentativo in Aula nei giorni passati di far naufragare la riforma delle province. Il voto segreto avrebbe potuto permettere a opposizione e franchi tiratori di bocciare la riforma, e produrre effetti disastrosi che avrebbero potuto portare anche allo scioglimento dell’Assemblea regionale. La materia del contendere lo ricordiamo, è stata l’automatica nomina del sindaco del capoluogo alla testa dell’area metropolitana. Accorinti (Messina), Orlando (Palermo) e Bianco (Catania), infatti, dopo il voto dell’Aula, saranno i sindaci delle tre aree metropolitane.

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