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Palermo – Giunta Orlando a pieno ritmo, numerose delibere approvate

Gaspare Ingargiola

Palermo – Giunta Orlando a pieno ritmo, numerose delibere approvate

martedì 17 Maggio 2016

Tra i temi affrontati il Piano di zonizzazione acustica e la cabina di regia fra le partecipate. L’Amministrazione ha discusso anche della raccolta differenziata porta a porta

PALERMO – Il piano di zonizzazione acustica per integrare il regolamento sulla movida, la modifica del contratto di servizio di Palermo Ambiente in vista della seconda fase della raccolta differenziata porta a porta, l’affidamento dei Campi Malvagno alla Federazione italiana rugby, la cabina di regia fra le partecipate e un protocollo d’intesa con la Filmoteca Regionale Siciliana, l’Institut Francais di Palermo e il Goethe Institut per la gestione condivisa della Sala De Seta ai Cantieri Culturali alla Zisa. Sono questi i temi al centro delle ultime delibere della Giunta Orlando.
Partiamo dal piano di zonizzazione acustica. L’Amministrazione comunale lo ha adottato giusto in tempo, il 10 maggio. L’indomani sarebbero scaduti i termini – sei mesi esatti – concessi a novembre dal Consiglio comunale contestualmente all’approvazione del regolamento sulla movida, votato a condizione che venisse presentata una normativa anti-rumore: in caso contrario correva il rischio di decadere, e per di più a ridosso dell’estate, con buona pace dei residenti e del loro riposo. Fino all’approvazione del piano di zonizzazione, il regolamento sulla movida resterà in vigore così com’è, dopodiché sarà integrato con le nuove prescrizioni sul rumore. E a quel punto sarà definitivo.
Prima di varare il provvedimento, però, la Giunta ha dovuto risolvere una grana non da poco. A elaborare la normativa acustica è stato il Ciriaf, il Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Inquinamento e sull’Ambiente. Con il quale, però, il Comune ha dovuto prima chiudere una transazione economica. Già, perché nel 2001 il Ciriaf aveva redatto un primo piano di zonizzazione per 125 milioni di lire più Iva. Solo che quel testo iniziò a vagare da un ufficio all’altro, Sala delle Lapidi non lo approvò mai e soprattutto l’Amministrazione attiva omise di pagare due fatture da 47mila euro. Nel 2014 i ricercatori, stanchi di aspettare, hanno presentato un decreto ingiuntivo da 57mila euro.
La Giunta Orlando si è accordata con il Ciriaf pagando il dovuto e dopo 15 anni di attesa l’iter del piano di zonizzazione si è finalmente rimesso in moto. Nel frattempo ovviamente sono cambiate le leggi, sono sopraggiunte circolari interpretative, indicazioni dell’Arpa e decreti ministeriali, e così i ricercatori hanno dovuto aggiornare il piano al maggio di quest’anno, seguendo anche le indicazioni dell’Ufficio Urbanistica in base alle linee-guida del nuovo piano regolatore generale “Palermo 2020”, diverse dal Prg in vigore. Insomma, il solito guazzabuglio burocratico che però adesso sembra giunto a una svolta.
Il piano del Ciriaf suddivide la città, su base Istat, in 2.829 microaree e sei macroaree. Per ciascuna di queste classi il piano individua dei limiti di emissione, immissione e qualità acustica in decibel, distinti per il giorno (dalle 6 alle 22) e la notte (dalle 22 alle 6). Si va delle aree di Classe I, particolarmente protette perché si trovano nei pressi di ospedali, scuole, aree di riposo e svago, zone rurali e di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, e così via, a quelle di Classe VI, esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi. La classificazione è stata fatta tenendo conto di quattro elementi: traffico veicolare, presenza di attività commerciali e servizi, presenza di insediamenti e attività di tipo industriale e artigianale, densità della popolazione.
Per ciascuna classe i limiti massimi diurni e notturni in decibel sono rispettivamente: 50 e 40 (I classe); 55 e 45 (II classe); 60 e 50 (III classe); 65 e 55 (IV classe); 70 e 60 (V classe); 70 e 70 (VI classe). Limiti molto stringenti, se si pensa che il fruscio delle foglie o il bisbiglio sono già 20-25 decibel e che per arrivare a 60-70, cioè le macroaree di maggiore tolleranza, basta una normale conversazione, un ristorante, una tv o una radio ad alto volume. “Secondo le rilevazioni dell’Arpa Sicilia – fa notare piazza Pretoria – a Palermo il livello di inquinamento acustico da traffico veicolare non è mai al di sotto dei 40-45 decibel, anche di notte e in tutta la città”.
Un’altra delibera attesa da qualche anno era la cabina di regia fra le partecipate Amap, Amat, Amg, Reset, Rap e Sispi per la mobilità orizzontale dei dipendenti, su indicazione dell’atto di indirizzo votato a Capodanno da Sala delle Lapidi. L’intesa tra l’amministrazione e i Cda delle partecipate è al vaglio dei sindacati. Le procedure saranno completate entro il 30 giugno. Grazie a questo provvedimento circa 200 operai della Reset potranno spostarsi nelle altre aziende sostituendo i dipendenti pensionati o licenziati.

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