Impugnative: il governo riferisca all'Ars - QdS

Impugnative: il governo riferisca all’Ars

Raffaella Pessina

Impugnative: il governo riferisca all’Ars

giovedì 19 Maggio 2016

“Se il Parlamento approva atto di indirizzo, va rispettata la sua volontà”. Fazio (Gruppo misto) annuncia presentazione di un Ddl

PALERMO – Rinviati i lavori dell’Assemblea regionale alla prossima settimana. Ancora una volta, una sola seduta nel corso della quale è stata discussa la mozione 522, primo firmatario Mimmo Fazio (gruppo misto) che impegna il Presidente della Regione a agire in giudizio contro le impugnative del governo nazionale sulle leggi approvate dall’Assemblea. “Presenterò un Ddl per colmare questo vuoto- ha detto Fazio intervenendo in Aula- sono mosso da rabbia nei confronti del governo regionale che ha ceduto di fronte alle contestazioni in violazione della nostra Autonomia. Nell’ipotesi in cui il governo venga a conoscenza di un provvedimento impugnato abbia l’obbligo di venire in Aula e comunicare i motivi della contestazione e come intende procedere. Nel caso in cui l’Ars approvi un atto di indirizzo il governo rispetti la volontà del Parlamento”.
Intanto, la commissione Bilancio ha approvato una risoluzione che impegna il governo a presentare entro il 16 giugno un piano organico su Riscossione Sicilia, la partecipata regionale per la quale è stato predisposto il risanamento in questi ultimi mesi. Il documento segue a quanto annunciato dal presidente della Commissione Vincenzo Vinciullo nei giorni scorsi, e chiede luce sulla situazione finanziaria della società regionale e la salvaguardia dei 698 posti di lavoro. Attorno alla partecipata vi sono state accese polemiche sia per gli atteggiamenti assunti dal Presidente della stessa, Antonio Fiumefreddo, che ha scambiato battute al veleno con la deputazione siciliana.
Ma tornando agli ultimi lavori a Sala d’Ercole, l’Ars ha dato il via libera alla mozione di cui sopra, firmata trasversalmente da quasi tutti i capigruppo parlamentari. Crocetta dovrà anche riferire all’Aula sui motivi addotti a sostegno dell’impugnativa, comunicando contestualmente se intende procedere, previa delibera di giunta, alla costituzione in giudizio da parte del governo regionale. Il testo è passato con un emendamento del presidente dell’Ars che stabilisce che l’Assemblea può approvare nel merito delle eventuali impugnative, un apposito atto di indirizzo verso il governo. La mozione è passata con i voti dei 15 deputati presenti e in assenza del governo.
A margine, il Presidente dell’Ars Ardizzone ha commentato quanto approvato in Aula. “L’atto di indirizzo approvato mi auguro non venga sottovalutato, ha infatti una grande importanza strategica – ha detto Ardizzone – richiede un maggiore impegno anche dell’Ars nel porre attenzione alle norme impugnate. L’Assemblea non sarà un organo avulso rispetto alle decisioni che vengono prese sulle sorti delle leggi da noi prodotte”.
Ed ha aggiunto: “Dispiace certo che ci sia stato bisogno di una mozione – ha osservato Ardizzone, richiamando il governatore Rosario Crocetta – mi auguro che una preannunciata legge che faccia chiarezza su rapporti governo e parlamento possa presto portarsi a compimento”. Duro invece il commento del capogruppo di Forza Itali all’Ars Marco Falcone sulla recente impugnativa della legge sulla proroga dei precari operata dal Consiglio dei ministri: “Purtroppo ancora una volta siamo costretti ad assistere ad uno spettacolo veramente imbarazzante, con conseguenze nefaste per i soggetti che aspettano di avere una loro stabilità”. La prossima sessione di lavoro dell’Assemblea regionale sarà solamente martedì prossimo e il Parlamento si è rassegnato a discutere in Aula senza l’autorevole presenza dei rappresentanti del Governo regionale.

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