Mare siciliano macchiato dalle illegalità - QdS

Mare siciliano macchiato dalle illegalità

Rosario Battiato

Mare siciliano macchiato dalle illegalità

mercoledì 22 Giugno 2016

Passata l’onda emotiva sul referendum anti trivelle, i dati fanno emergere ben altre e antiche minacce. Abusi di cemento, infrazioni in acqua, depuratori assenti o che non funzionano

PALERMO – La Sicilia è accerchiata da un flusso criminoso che la allontana dal suo mare. Gli ultimi dati di Legambiente relativi alle attività illegali connesse alla coste registrano, infatti, valori record per l’Isola nel cemento abusivo, nell’inquinamento, nella pesca di frodo e nella violazione del codice della navigazione.
Pochissime e ancora lente le contromisure attivate dagli enti locali e dalla Regione per un territorio condannato a vedere costantemente aggredito uno dei suoi beni più preziosi.
A incombere sul futuro ci sono anche le tre procedure di infrazione relative alla mancata depurazione delle acque reflue e i milioni di euro di sanzione pronti a passare da Bruxelles verso Roma per poi essere girati ai comuni responsabili.
Un presente complicato e un futuro tutto ancora da decifrare.
 
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