Lavori in corso per la Formazione. Al vaglio apprendistato e riforma - QdS

Lavori in corso per la Formazione. Al vaglio apprendistato e riforma

Michele Giuliano

Lavori in corso per la Formazione. Al vaglio apprendistato e riforma

martedì 28 Giugno 2016

Importanti novità: la Regione si adegua alle linee guida nazionali riguardo l’apprendistato. Apertura del governo regionale anche sull’abolizione della L.r. 24 del 1976

PALERMO – Sempre più lavori in corso attorno al mondo della formazione professionale siciliana. L’ultima grande novità riguarda i nuovi parametri fissati per l’apprendistato, cioè per quei contratti a tempo indeterminato finalizzati all’occupazione dei giovani e al primo inserimento lavorativo.
“L’approvazione da parte della giunta regionale di una importantissima delibera che fissa le regole per gli standard formativi ed i criteri generali dei percorsi di apprendistato – afferma l’assessore regionale alla Formazione bruno Marziano -mette la Sicilia al pari delle altre regioni e fissa regole per l’apprendistato di primo secondo e terzo livello che fanno diventare questa modalità di accesso al lavoro una vera e proprio pezzo del sistema scolastico ordinamentale”.
La delibera è stata firmata oltre che da Bruno Marziano anche dall’assessore regionale al Lavoro Gianluca Miccichè e recepisce il decreto ministeriale sulla definizione degli standard formativi dell’apprendistato. “Con questa delibera – aggiunge Marziano – si definiscono gli standard formativi per il diploma professionale, il diploma di istruzione superiore ed il certificato di specializzazione tecnica superiore, oltre ai criteri per l’apprendistato di alta formazione e ricerca e quelli per l’apprendistato per le professioni ordinistiche”.
L’apprendistato per il governo siciliano rappresenta una formula contrattuale di particolare interesse proprio perchè incentiva il passaggio scuola-lavoro e diventa un fattore propulsivo per contrastare dispersione scolastica e disoccupazione giovanile, ottimizzando le competenze dei giovani e favorendone un più facile inserimento nel mondo del lavoro: “Un percorso importante – prosegue l’assessore alla Formazione – che secondo le linee della legge 107 del 2015, cosiddetta buona scuola, che inserisce l’alternanza scuola lavoro nei percorsi del secondo ciclo di istruzione, si può considerare una forma di integrazione tra scuola e lavoro. è un atto importante che molti dirigenti scolastici aspettavano”.
Torna invece in discussione, o almeno così pare nelle intenzioni, la riforma della Formazione professionale. Ipotesi che è stata paventata dallo stesso assessore regionale e che è stata da molti accolta con favore: “Apprendo con soddisfazione che l’assessore regionale all’Istruzione ed alla Formazione professionale, Bruno Marziano e il presidente della Commissione Formazione e Lavoro dell’Ars, Marcello Greco, con riferimento al dibattito che si è sviluppato sull’approvazione del ddl sulla Formazione professionale – afferma il deputato regionale Antonio Venturino – abbiano deciso di fare un passo dietro manifestando la loro disponibilità a riaprire in commissione il dibattito e il confronto sul testo della legge che riguarda il settore”.
Il disegno di legge era stato approvato tra le polemiche: ad essere assenti alcuni deputati e soprattutto aveva preoccupato l’abolizione della legge regionale numero 24 del 1976 che garantiva la continuità occupazionale a tutti i dipendenti degli enti di formazione: “Il testo – aggiunge Venturino – è ora in commissione Bilancio. Una proposta che trasferisce la gestione dei corsi ai Liberi consorzi di Comuni e alle città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. La formazione professionale in Sicilia va rivista con una legge seria che punti a dare garanzie ai corsisti e ai lavoratori, già messi a dura prova in questi ultimi anni, guardando al confronto con enti e sindacati”.

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