Stabilizzazione precari una pia illusione - QdS

Stabilizzazione precari una pia illusione

Raffaella Pessina

Stabilizzazione precari una pia illusione

sabato 02 Luglio 2016

Ma resta alto il rischio impugnativa da parte del Governo nazionale. Incontro tra Crocetta e gli assessori Baccei e Lantieri

PALERMO – I parlamentari siciliani mettono in atto tutte le strategie possibili per ottenere ascolto sulle inefficienze della propria terra. Ad esempio, il parlamentare all’Ars del Pid-Grande Sud, Giuseppe Gennuso, ha annunciato che si incatenerà in segno di protesta per i ritardi nella realizzazione della Siracusa-Gela. E questa mattina, alle 9:30, terrà una conferenza stampa ai caselli dell’autostrada Rosolini-Siracusa. E’ curioso come un rappresentante delle istituzioni debba arrivare a gesti plateali per suscitare interesse su questioni che andrebbero risolte in altre sedi. Allo stesso modo, protestano i deputati del Movimento cinquestelle per la conferma di Patrizia Monterosso ai vertici della burocrazia siciliana. Per il M5S tale conferma “è il sigillo su un’esperienza governativa fallimentare e da archiviare nel più breve tempo possibile”. “Ci sarebbe piaciuto – hanno dichiarato – che Crocetta avesse adoperato la stessa solerzia usata per il rinnovo del contratto col recupero delle somme dovute dalla Monterosso, cosa di cui non sappiamo nulla”.
Intanto a poco più di un anno dalle prossime elezioni regionali, il Governo prepara la stabilizzazione per ben 16.000 precari degli enti locali in Sicilia. Nel corso di una riunione tra il presidente Crocetta, l’assessore all’Economia Baccei e l’assessore alla Funzione pubblica Lantieri sono state vagliate diverse ipotesi. La normativa nazionale attualmente non consente, per i problemi di organico che hanno i Comuni e le esigue risorse a disposizione, di occupare tali lavoratori all’interno dei ruoli previsti nelle amministrazioni pubbliche. La soluzione più immediata è quella di farli transitare nella Resais, che ha proprio la missione di gestire la transizione, nella prospettiva di un incardinamento dei lavoratori presso gli enti pubblici. Il Governo ha fissato insieme alle organizzazioni sindacali, un incontro per mercoledì prossimo, presso l’assessorato Autonomie locali insieme alla cabina di regia che sta seguendo le problematiche del precariato.
 
Resta lo scetticismo dei sindacati per i quali l’uscita dal precariato è possibile solo se si avvia il protocollo firmato lo scorso 16 luglio attraverso il superamento del regime delle proroghe “avviando i processi di stabilizzazione nelle dotazioni organiche”; la “storicizzazione delle risorse da parte della Regione in favore degli enti”; e “il superamento dei vincoli assunzionali e finanziari da parte dello Stato”.
Inoltre, l’Anci Sicilia che ha inviato una richiesta formale al Governo nazionale e al Governo regionale per convocare una cabina di regia alla presenza delle rappresentanze sindacali e della rappresentanza delle autonomie locali, con l’obiettivo di individuare una strada che porti davvero alla stabilizzazione.  Claudio Di Marco e Enzo Abbinanti, Gigi Caracausi e Paolo Montera, Enzo Tango e Luca Crimi,  segretari regionali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl hanno dichiarato a margine della manifestazione di protesta che si è tenuta due giorni fa nel capoluogo, che la questione va affrontata con la cabina di regia: “è quella la sede più opportuna, un tavolo a cui sedersi e confrontarsi su una piattaforma precisa e non su singole proposte che quotidianamente vengono annunciate ora dal governo regionale ora da quello nazionale.

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