Lotta alla criminalità, Polizia sempre più sguarnita in Sicilia - QdS

Lotta alla criminalità, Polizia sempre più sguarnita in Sicilia

redazione

Lotta alla criminalità, Polizia sempre più sguarnita in Sicilia

martedì 19 Luglio 2016

Gianni Tonelli, segretario Sap su commemorazioni Falcone e Borsellino: “Basta parole, servono risorse”. La denuncia del sindacato: in dieci anni agenti diminuiti di 3.500 unità

PALERMO – Con un giorno d’anticipo rispetto alla commemorazione della strage che è costata la vita a Paolo Borsellino e agli agenti della sua scorta – Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina – il segretario Generale del Sap, il Sindacato Autonomo di Polizia, Gianni Tonelli, ha voluto rendere omaggio al magistrato italiano e agli agenti scomparsi nel ’92. Una scelta controcorrente, quella del Sap, che oltre a voler prendere le distanze da una “antimafia di maniera, di comodo e di interesse, che per tanti è divenuta una fonte di interessi politici oltre che economici, da sventolare come strumento per coltivare i propri interessi”, ha sostenuto Tonelli deponendo una corona di fiori a Via D’Amelio e nella sede del Reparto Scorte di Palermo, vuole squarciare il velo sui ‘numeri’ della lotta alla criminalità in Sicilia.
“Le forze che lo Stato impiega per combattere la mafia, rispetto a dieci anni fa, sono drasticamente diminuite”. Secondo l’indagine svolta dall’ufficio studi del Sap, infatti, nel decennio 2006-2016 gli agenti, in Sicilia, sono calati di 3.500 unità. Di questi, oltre 2mila erano impiegati direttamente nella lotta alla criminalità organizzata sul fronte del controllo territoriale e delle attività investigative.
Se a Enna e a Siracusa, infatti, sono stati ‘tagliati’ rispettivamente 40 e 80 agenti, circa 90 a Trapani e 140 a Messina, Catania e Palermo sono le città più ‘sofferenti’ con tagli di 200 e 450 unità. Ai quali si aggiungono gli oltre 100 agenti per ogni provincia.
I tagli lineari operati nei confronti delle Forze dell’Ordine, dunque, hanno debilitato fortemente la macchina della sicurezza. “Vieppiù – continua Tonelli – i diktat della spending review si sono abbattuti non solo sul personale in servizio, ma hanno riguardato anche tutto l’apparato: dagli equipaggiamenti, alle divise che ormai dobbiamo acquistare con i nostri soldi, ai mezzi, alla formazione, alla cancelleria. Persino sulle pulizie degli uffici”.
Secondo Tonelli, dunque, “la lotta alla mafia e alla criminalità organizzata sembra destare interesse soltanto in occasione delle commemorazioni, come quelle per la morte di Falcone o di Borsellino. Ecco perché ci appelliamo all’onorevole Bindi, presidente della Commissione Antimafia, affinché promuova un’indagine conoscitiva che approfondisca la questione a partire dalla nostra denuncia”.
Per combattere una criminalità organizzata sempre più insidiosa, professionale e silente “non servono a nulla dichiarazioni dubbiamente sincere. Servono uomini, mezzi e risorse” aggiunge il sindacalista. E mentre domani un ‘esercito’ andrà a rendere omaggio in Via D’amelio, la Sicilia ha già 3.500 uomini in meno per combattere la criminalità.

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