L'emergenza rifiuti resta un tema acceso all'Ars - QdS

L’emergenza rifiuti resta un tema acceso all’Ars

Raffaella Pessina

L’emergenza rifiuti resta un tema acceso all’Ars

mercoledì 27 Luglio 2016

Discusso anche il Recepimento del Testo unico in materia di edilizia. Il deputato Malafarina ha parlato di problema endemico

PALERMO – La questione dei rifiuti è stata affrontata nel corso della seduta d’Aula di ieri pomeriggio. A Sala D’Ercole è intervenuto Antonio Malafarina che ha detto come il problema della spazzatura sia diventato un problema endemico e ha chiesto l’audizione del presidente della Regione Crocetta sulle contromisure da prendere in materia di emergenza rifiuti.
Nella stessa seduta il deputato regionale Gino Ioppolo di Lista Musumeci si è dimesso dalla carica di parlamentare. L’esponente politico è stato eletto sindaco di Caltagirone alle elezioni amministrative del 19 giugno scorso. Al suo posto subentrerà Alfio Barbagallo, primo dei non eletti nella stessa lista nella circoscrizione di Catania. “Ioppolo non sarebbe stato tenuto per legge a dimettersi immediatamente dopo le elezioni – ha detto il capogruppo di Lista Musumeci Santi Formica, sottolineandone le ‘qualità morali’ – avrebbe potuto mantenere il doppio incarico ancora per molti mesi. Queste sue dimissioni ci devono fare riflettere sull’importanza della buona politica, la vicinanza alla gente e il rispetto degli impegni presi”. Sono intervenuti molti deputati per salutare il deputato che lascia Sala D’Ercole.
Successivamente si è passati al seguito dell’esame del ddl sul Recepimento del Testo unico in materia di Edilizia, decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 38 per la quale si era già svolta la discussione generale e ieri si è votato il passaggio agli articoli. Il disegno di legge incardinato il 5 novembre 2014   si propone l’obiettivo di recepire nella  Regione il Testo unico in materia di edilizia n. 380/2001 e, al contempo,  aggiornare e semplificare la normativa di settore. Accantonato l’art.1 sono stati approvati i primi articoli (fino al 5 ), e mentre scriviamo l’Aula è ancora in corso.
Sul fronte politico duro scontro tra Udc e Forza Italia. L’assessore Gianluca Micciché replicando al commissario regionale di Forza Italia che sulla stampa ha pronosticato una collocazione nel centrodestra del simbolo dello scudocrociato. “Non mi risulta – ha detto Miccichè – che lo statuto dell’Udc preveda la doppia tessera e non mi pare che Gianfranco Miccichè sia tesserato all’Udc, salvo che non abbia ricevuto qualche riconoscimento ‘per meriti speciali’ da qualcuno a Roma. Siamo alle comiche finali, neanche in Burundi succederebbero cose del genere”. “Il commissario di Fi – conclude l’esponente dell’Udc – crede di poter ricostruire un centrodestra da album dei ricordi con il metodo delle figurine Panini. Francamente mi sembra una strategia perdente e del tutto estranea alla proposta innovativa che sta delineando Stefano Parisi. Mi spiace rovinare l’album delle figurine di Gianfranco Miccichè ma il simbolo dell’Udc nella scheda elettorale sarà dove decideranno iscritti e dirigenti del partito”.
Nel corso di una riunione del Partito democratico siciliano alla quale hanno partecipato il vicepresidente del gruppo all’Ars Giovanni Panepinto, i componenti della commissione Formazione all’Ars Mariella Maggio, Antonella Milazzo e Filippo Panarello, è stato deciso di presentare una mozione all’Ars, indirizzata al governo regionale per farsi parte attiva con il governo nazionale per far restare gli insegnanti assunti con la riforma della buona scuola vicini al proprio nucleo familiare senza spostarli da nord a sud e viceversa. Nel corso della riunione è stato anche deciso di organizzare un incontro col sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, per discutere i diversi temi legati al riassetto del settore.
Intanto si registrano novità relative all’intesa sull’applicazione della riforma costituzionale. “Un’intesa che vede lo Stato e le singole Regioni in posizione paritaria secondo quanto previsto dalle norme transitorie del testo di riforma costituzionale”. Lo ha affermato il vice presidente della Regione Mariella Lo Bello, che ha partecipato a Roma al ‘Coordinamento dei presidenti delle Assemblee legislative delle regioni e Province autonome’. “Il sottosegretario Bressa ha aggiunto Lo Bello -, ci ha dato ampie rassicurazioni su questo ed è la base su cui proseguiremo il discorso della revisione dello Statuto, certi che qualunque decisione sarà concordata”.

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