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Palermo – Mobilità: 65 km di nuovi binari per collegare centro e preriferie

Gaspare Ingargiola

Palermo – Mobilità: 65 km di nuovi binari per collegare centro e preriferie

venerdì 05 Agosto 2016

In arrivo sette tratte del tram per rendere organico e intermodale il trasporto pubblico del capoluogo. Stanziati 657 milioni di euro: il completamento dei lavori è previsto per il 2021

PALERMO – Una città attraversata da 65 chilometri di nuovi binari (e altre 76 fermate, una ogni 400 metri) che, in aggiunta ai 18 attuali, collegheranno il centro alle periferie, Brancaccio a Mondello, la costa alla montagna trasportando in prospettiva 95 milioni di passeggeri all’anno per un investimento complessivo di 657 milioni di euro (7,5 a km), in gran parte a valere sul Patto per Palermo firmato dal governo Renzi e sulla programmazione comunitaria.
Ecco le nuove sette tratte del tram del capoluogo siciliano, che daranno una definizione finalmente organica e intermodale al trasporto pubblico collegando, a esempio, la città con Mondello, ovvero le due stazioni principali Centrale e Notarbartolo, oppure ancora la circonvallazione con Orleans (dove c’è una stazione del passante ferroviario), a due passi dal centro storico e soprattutto dal Cassaro con i suoi monumenti arabo-normanni.
Un’autentica rivoluzione, dunque, che non sarà compiuta prima del 2021, almeno stando ai tempi auspicati dalla giunta Orlando: affidamento della progettazione esecutiva nel gennaio del 2017, bando entro giugno 2017, cantieri aperti già a fine 2017, conclusione dei lavori, collaudo compreso, nel luglio 2021.
I primi sei mesi di servizio delle vetture Bombardier sono andati molto bene toccando la quota di 2 milioni di passeggeri, che però non sono bastati a risollevare le casse dell’Amat, che quest’anno registreranno un passivo di circa 16 milioni di euro perlopiù a causa dei costi di manutenzione dei convogli bianchi, che da soli drenano risorse per una decina di milioni. Una mano la darebbe sicuramente la Ztl, anche se lo scorso maggio il sindaco Leoluca Orlando aveva sollevato anche un altro problema, quello dei 40 milioni di euro di crediti del fondo Tpl che l’azienda vanta nei confronti della Regione Siciliana.
Tornando al tram, delle 7 nuove tratte 3 sono state classificate come prioritarie e saranno finanziate con il Patto per Palermo (198,8 milioni), per le altre 4 invece si devono ancora scovare i fondi nella programmazione Ue. Nelle zone dove la densità della popolazione e del traffico lo consentirà non ci saranno pali (l’alimentazione delle vetture avverrà o con delle “super” batterie che si ricaricano ad ogni fermata o a induzione elettromagnetica) e, in alcuni tratti, neppure barriere, individuando percorsi integrati con i pedoni. Le tre linee prioritarie sono la A detta 6/1, la B o 5/1 e la C o 4/1.
Ecco le caratteristiche tecniche. Tratta A Stazione Centrale-De Gasperi, 11,5 km, 8 convogli, frequenza 8’, percorrenza 47’ (va intesa sempre come andata+ritorno), velocità 14 km/h, 15 fermate: in via Roma (all’altezza delle vie Milano, Cagliari, Malta, piazza delle Palme, Cavour, Principe di Belmonte), deviazione verso piazza Castelnuovo, poi in via Libertà (all’altezza di via Siracusa, ex Conservatorio delle Croci, piazza Alberico Gentili, Villa Paino, via Cordova, Don Bosco Ranchibile, piazza Vittorio Veneto, via Valdemone), terminal piazza Giovanni Paolo II. Tratta B Notarbartolo-Libertà, 1,33 km (connessa con le linee 2-3-4), 3 convogli, frequenza 6’, percorrenza 6’, velocità 12 km/h, una sola fermata in via Notarbartolo nel tratto fra le vie Lo Jacono e Leopardi. Tratta C Prolungamento dell’esistente linea 4 lungo viale della Regione Siciliana fino alla Stazione Orleans, 8,18 km a/r, 6 convogli, frequenza 8’, percorrenza 35’, velocità 14 km/h, 11 fermate: in viale Regione Siciliana (all’altezza di viale Maria Santissima Mediatrice, via Palmerino, via Altofonte, carcere Pagliarelli, via Cau Lussorio), ingresso in via Ernesto Basile (fermate all’altezza di via Donato, parcheggio Donato, vie Citarella, Generale Cascino, Brasa), terminal via Lodato. È forse l’infrastruttura più complessa. Dal tratto finale di via Pollaci, realizzato senza barriere laterali, si procederà verso corso Calatafimi per poi immettersi sulla laterale di monte di viale Regione impegnando il lato sinistro della corsia di marcia. Dopodiché i binari passeranno sotto il viadotto Basile. Superato il cancello del carcere Pagliarelli, a circa 180 metri dallo slargo del Baby Luna, si prevede la realizzazione di una rampa di salita necessaria per attraversare viale Regione, con un viadotto che proseguirà, in quota, lungo via Gustavo Roccella. All’incrocio con via Lussorio Cau è previsto l’inizio della rampa di discesa. Per la realizzazione del viadotto tranviario verrà allargata la sede stradale di via Roccella in corrispondenza della parte tombata del canale Boccadifalco, che sarà ristrutturato. Nel percorso di ritorno della tratta C, provenendo da via Ernesto Basile, superato il centro commerciale Max Ricas sarà allargata la sede stradale dello svincolo di immissione sulla corsia laterale di valle di viale Regione. Questi sono i lotti prioritari.
 
Poi ci sono quelli che passano dal via libera dell’Ue: verso Mondello e Sferracavallo, verso Bonagia e dalla Stazione Centrale a via Duca della Verdura lungo il Foro Italico. I due lotti verso Mondello e Sferracavallo di fatto prenderanno il posto di un’altra infrastruttura pensata dalla giunta Orlando, la Metropolitana Automatica Leggera (Mal), che l’Amministrazione intende portare avanti per il troncone dall’Oreto a Notarbartolo, mentre l’altro troncone fino alle frazioni balneari, di fatto un doppione del tram, per il momento è stato messo in disparte.
Palermo è una città difficile da scavare (come dimostrano i lavori del passante e dell’anello) e per l’intera Mal ci vorrebbe un miliardo, mentre il tram è già in buona parte finanziato.
 

 
Previste anche quattro linee non prioritarie
 
PALERMO – Vediamo quali sono le caratteristiche tecniche delle altre quattro linee, quelle non prioritarie.
Tratta D Prolungamento della linea 4 esistente dalla Stazione Orleans a Bonagia, 9,08 km a/r, 7 convogli, frequenza 8’, percorrenza 39’ (sempre andata+ritorno), velocità 14 km/h, 9 fermate: due all’Ospedale Civico, una strada di futura realizzazione fra le vie Parlavecchio e Li Bassi, piazza della Costellazione, vie dell’Orsa Minore, del Bassotto, Costa, dell’Ermellino, terminal via dell’Antilope.
 Il dato più interessante è la costruzione di un altro ponte sul fiume Oreto, al termine di via Parlavecchio, per realizzare il collegamento viario e tranviario con via Villagrazia. Tratta E De Gasperi-Mondello, 20,12 km a/r, 10 convogli, frequenza 8’, percorrenza 86′, velocità 20 km/h, 22 fermate: via Ausonia, viale Strasburgo (all’altezza di via Danimarca, via Aldisio, parcheggio Francia, via Svezia, via Maltese), Villa Adriana, viale Lanza di Scalea (all’altezza di piazza Camelie, Velodromo, rotatoria via Besta, vie Faraone e Savarese), via dell’Olimpo (all’altezza delle vie Pasini, Chirone, Aspasia, Diamante del baseball, piazza Castelforte), via Mattei (all’altezza delle vie Castelforte, delle Viole, Saline, Galatea), parcheggio Galatea, viale Regina Elena altezza Kursaal. Tratta F Duca della Verdura incrocio Libertà-Stazione Centrale, 9,38 km a/r, 6 convogli, frequenza 8’, percorrenza 40’, velocità 14 km/h, 11 fermate: via Lincoln (all’altezza di via Rao e Villa Giulia), Foro Umberto I (Porta dei Greci), Cala (Chiesa della Catena e via San Sebastiano), via Crispi (all’altezza di piazza XIII Vittime e del varco portuale Amari), piazza della Pace, piazza Giachery (dove c’è un’altra stazione del passante), via Duca della Verdura (all’altezza dell’istituto Tecnico Industriale e di piazza Alberico Gentili). Infine la tratta G Bolivar-Sferracavallo, 5,52 km a/r, 4 convogli, frequenza 8’, percorrenza 23’, velocità 14 km/h, 5 fermate: terminal all’interno del parcheggio di futura realizzazione in via Palazzotto, via Nicoletti (all’altezza delle vie Sferracavallo, Masbel e Partanna Mondello), piazza Bolivar

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