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Palermo – Nuova Zona a traffico limitato. Restano aperte le trattative

Gaspare Ingargiola

Palermo – Nuova Zona a traffico limitato. Restano aperte le trattative

martedì 09 Agosto 2016

Continua il dialogo tra il sindaco Orlando, le associazioni dei commercianti e il Consiglio comunale. L’Amministrazione sta valutando alcune delle proposte avanzate dai negozianti

PALERMO – Proseguono serrate le trattative tra l’amministrazione Orlando, da una parte, e le associazioni di commercianti e il Consiglio comunale, dall’altra, sulla Ztl bis, che dovrebbe partire a settembre. Mentre con l’aula si va verso il muro contro muro e c’è la possibilità che il provvedimento slitti a ottobre, il dialogo con le associazioni sembra più proficuo. Il sindaco Leoluca Orlando è propenso ad accogliere qualcuna delle proposte di negozianti e imprenditori: per capire quali, il professore ha incontrato i loro rappresentanti accompagnato dagli assessori alla Mobilità Giusto Catania e alle Attività Produttive Giovanna Marano. “È stato un confronto proficuo – ha commentato il primo cittadino -, in cui è emersa una importante sintonia tra l’Amministrazione comunale e le organizzazioni di categoria sulla necessità di istituire a Palermo la Zona a Traffico Limitato al fine di ridurre la pressione veicolare e limitare l’inquinamento atmosferico. Nella definizione dell’atto deliberativo, che sarà adottato dalla Giunta municipale, terremo in considerazione alcune richieste, avanzate dalle organizzazioni di categoria, che non modificano l’impianto di fondo del provvedimento che ha la necessità di tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini”.
Ma quali sono queste richieste? Innanzitutto bisogna sottolineare che non sono esattamente coincidenti. Come si ricorderà, a causa dell’elezione dei nuovi vertici della Camera di Commercio si è creata una spaccatura degli imprenditori in due correnti, l’una capeggiata da Confindustria e l’altra da Confcommercio. Il presidente di Confartigianato Nunzio Reina ha partecipato al tavolo degli industriali: “Il primo elemento che vede tutti d’accordo – ha detto – è che la Ztl è troppo estesa e che bisogna partire da quella centrale, limitata ai Quattro Mandamenti. L’altro elemento è il costo eccessivo per le imprese: i dipendenti devono pagare una cifra onerosa e non si garantisce l’ingresso dei clienti, specialmente quelli che vengono da fuori Palermo”. L’idea, dunque, sarebbe quella di partire con la sola Ztl 1 o del centro storico, di prevedere sgravi per turisti e acquirenti (magari alleggerendo il pass annuo da 600 euro per i bus turistici), di ridurre l’orario dalle 10 alle 19, di istituire il doppio senso di marcia in via Roma e di creare un pass consumatori da 2 euro (per tre ore, parcheggio incluso) e un secondo corridoio di attraversamento libero della Ztl (oltre a quello che passa da corso Finocchiaro Aprile e via Cavour) lungo l’asse di via Mariano Stabile.
Anche la corrente guidata da Confcommercio ha proposto di avviare per il momento soltanto la Ztl 1, di ridurre il costo del pass giornaliero da 5 a 3 euro (“che possa essere diviso anche in due, mattutino e pomeridiano, e che contenga anche il costo del posteggio”, hanno affermato la presidente di Confcommercio Palermo Patrizia Di Dio e il presidente Cidec Salvatore Bivona); “la possibilità, anche per i non residenti, possessori di mezzi non inquinanti, di poter acquistare pass settimanali, mensili, semestrali e annuali, alle stesse tariffe dei residenti”; la reintroduzione della pausa pranzo, scomparsa dalla bozza di Palazzo delle Aquile, con orario 8-13.30 e 15.30-20; il dimezzamento del pass dei bus turistici da 600 a 300 euro, mentre per i veicoli commerciali “proponiamo per le imprese che utilizzano un parco auto per lo svolgimento della propria attività, di prevedere un pass che, per un solo mezzo, abbia un importo di 100€ annuale; per ogni veicolo aggiuntivo proponiamo il pagamento di 50€ addizionali (primo veicolo 100€, per due veicoli 150€, per tre veicoli 200€, e così via)”. Sia per i veicoli commerciali sia per quelli atti ai servizi di trasporto o di trasloco, inoltre, viene suggerita “la deroga di un anno che consenta l’accesso alla Ztl dalla classe di omologazione Euro 2 a salire”.
 
Confcommercio e Cidec chiedono inoltre l’esenzione per i turisti, il ripristino del doppio senso di marcia in via Cavour, due fasce orarie (10-12 e 16-18) per il carico e lo scarico merci (piazza Pretoria intende lasciarne una sola), e, infine, “un periodo di almeno due mesi da quando sarà consentito all’utenza di munirsi di relativo pass, per l’entrata in vigore del provvedimento”. Il dialogo tra la Giunta e le opposizioni di Sala delle Lapidi, al contrario, sembra bloccato su un binario morto. Si andrà allo scontro in Aula con un presumibile rinvio del provvedimento. Palazzo delle Aquile ha interesse a chiudere la partita senza stravolgere l’impianto generale, soprattutto alla voce incassi, perché l’Amat va incontro a una perdita di quasi 16 milioni quest’anno.
“Noi siamo d’accordo all’istituzione della Ztl ma vogliamo un provvedimento che non penalizzi né i non residenti, costretti a pagare una vera e propria tassa giornaliera per entrare, né tanto meno i commercianti che vedranno ridotte sempre di più le presenze a discapito dei centri commerciali”, ha sostenuto Alessandro Anello (Ncd), che ha elencato le obiezioni contro la bozza dell’Amministrazione: “Come si può controllare l’intero perimetro che racchiude la Ztl con il presidio di soli 10 varchi d’accesso (su 50, ndr), peraltro con i vigili urbani e senza, almeno inizialmente, nemmeno un sistema di telecamere? Perché l’Amministrazione già nel 2013 con l’approvazione del Pgtu non ha programmato tutte le procedure per avere il sistema di telecamere già in funzione? Perché non pensare a un pass giornaliero a un costo ridotto per incentivare le vendite di tutti gli esercizi commerciali che sono all’interno della Ztl? E poi i non residenti sono troppo penalizzati. Senza modifiche, faremo di tutto per impedire gli errori già commessi”.

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