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Catania – L’Amt torna sotto i riflettori, avviato il tavolo tecnico

Melania Tanteri

Catania – L’Amt torna sotto i riflettori, avviato il tavolo tecnico

martedì 23 Agosto 2016

L’assessore alle Partecipate, Girlando, ha incotrato i sindacati e ha chiesto una lista con problematiche e soluzioni. Lo Schiavo (Fast-Confsal): “Occorre sforzo di amministrazione e organizzazioni sociali”

CATANIA – Si prova a discutere per sistemare la delicata situazione in cui si trova l’Amt. L’Azienda metropolitana di trasporto è da tempo in profonda crisi economica, con gravi conseguenze sulla qualità del servizio, ridotto ai minimi termini. Non solo i tempi di attesa alle fermate si sono moltiplicati a dismisura, raggiungendo anche ore, a causa dei pochi mezzi in strada che non riescono a garantire la copertura dell’intera città, ma anche quello che fino a ieri funzionava, come ad esempio il Brt – Bus rapid transit –  l’autobus veloce che collega il parcheggio Due Obelischi di Barriera con il centro della città, ha smesso di funzionare, ridotto a una o due corse al giorno.
Insomma, la tensione è alle stelle dentro e fuori l’azienda, anche se pare che, a breve, le cose potrebbero cambiare. È stato infatti avviato il tavolo tecnico promesso dall’amministrazione alle organizzazioni sindacali che da mesi chiedono azioni risolutive per rimettere in sesto una delle più grandi aziende di Catania, dal quale dovrebbe venir fuori un piano di rilancio del trasporto pubblico.
Mercoledì scorso, l’assessore alle Partecipate, Giuseppe Girlando, ha infatti incontrato i rappresentanti della Fast – Confsal chiedendo loro di stilare un documento che evidenzi le problematiche – anche quelle legate all’ordine di servizio numero 38 che avrebbe messo, secondo i sindacalisti – i lavoratori con le spalle al muro, privandoli di alcuni diritti fondamentali – e tracci possibili soluzioni. Il tutto, in attesa che la situazione finanziaria dell’azienda trovi una sua composizione, non solo per quanto riguarda i crediti vantati nei confronti di Comune e Regione, che ammontano a decine di milioni di euro, ma anche relativamente all’ingresso, di cui ha parlato lo stesso sindaco Bianco in occasione di un recente incontro a Palazzo degli Elefanti, dei Comuni della città metropolitana tra i soci dell’azienda, ormai società per azioni.
Un passo avanti che ha soddifatto le organizzazioni sindacali.  “Siamo tutti concordi – spiega Giovanni Lo Schiavo, segretario provinciale della Fast – Confsal – che, per salvare l’Amt, che equivale anche a tutelare una parte del nostro patrimonio come catanese, occorre uno sforzo congiunto di organizzazioni sociali e amministrazione. Il tavolo tecnico di discussione – continua – ha l’obiettivo di ottimizzare le risorse umane e la performance aziendale e noi, per quanto di nostra competenza, a breve, consegneremo all’assessore Girlando,  un documento programmatico, utile a portare avanti la discussione e trovare soluzioni utili.  Vogliamo comunque rimanere fiduciosi – conclude Lo Schiavo – tenuto conto che, almeno questa volta, si deve dare atto al Sindaco Bianco che ci sta mettendo la faccia e il personale impegno istituzionale”.
Intanto, nel corso di questa settimana, il delegato del primo cittadino dovrebbe incontrare le altre sigle sindacali.

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