Inps, giù le assunzioni nel privato - QdS

Inps, giù le assunzioni nel privato

redazione

Inps, giù le assunzioni nel privato

venerdì 26 Agosto 2016

Osservatorio precariato: i dati fanno riferimento al I semestre del 2016, rispetto al corrispondente periodo del 2015. Guglielmo Loy (Uil): “Servono interventi strutturali ad hoc per il Mezzogiorno e per i giovani”

ROMA – Calano le assunzioni di lavoratori nel settore privato. Complessivamente, le assunzioni nel periodo gennaio-giugno 2016 sono risultate 2.572.000, con una riduzione di 302.000 unità rispetto al corrispondente periodo del 2015 (- 10,5%).
Questo rallentamento – si legge dall’Osservatorio Inps sul precariato – ha coinvolto esclusivamente i contratti a tempo indeterminato: – 326.000, pari a – 33,4% sul primo semestre del 2015. Il calo è da ricondurre al forte incremento delle assunzioni a tempo indeterminato registrato nel 2015, anno in cui dette assunzioni potevano beneficiare dell’abbattimento integrale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per un periodo di tre anni. Analoghe considerazioni possono essere sviluppate in relazione alla contrazione del flusso di trasformazioni a tempo indeterminato (- 37,0%).
Per i contratti a tempo determinato, nei primi sei mesi del 2016, si registrano 1.808.000 assunzioni, in linea con il 2015 (+ 0,6%) e in crescita rispetto al 2014 (+ 2,7%).
Le assunzioni con contratto di apprendistato sono state 113.000 e hanno fatto registrare un incremento sul 2015 (+ 14,4%).
In relazione all’analogo periodo del 2015, le cessazioni nel complesso risultano diminuite dell’8,5%. Questo effetto si rileva in misura maggiore in relazione ai contratti a tempo indeterminato.
Nel primo semestre del 2016, nel settore privato, si registra un saldo, tra assunzioni e cessazioni, pari a + 516.000, inferiore a quello del corrispondente periodo del 2015 (+ 628.000) e superiore a quello registrato nei primi sei mesi del 2014 (+ 423.000). Su base annua, il saldo consente di misurare la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro. Il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) a giugno 2016 risulta positivo (+ 505.000).
 
Per i contratti a tempo indeterminato, il saldo annualizzato a giugno 2016 è pari a + 582.000. Con la legge di stabilità 2016 – ricorda l’Inps – è stata introdotta una nuova forma di incentivo rivolta alle assunzioni a tempo indeterminato e alle trasformazioni di rapporti a termine di lavoratori che, nei sei mesi precedenti, non hanno avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato. La misura dell’agevolazione prevede l’abbattimento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (esclusi i premi Inail) in misura pari al 40% (entro il limite annuo di 3.250 euro) per un biennio dalla data di assunzione.
Nel primo semestre del 2016 le assunzioni con esonero contributivo biennale sono state pari a 197.000, le trasformazioni di rapporti a termine che beneficiano del medesimo incentivo ammontano a 55.000, per un totale di 252.000 rapporti di lavoro agevolati. I rapporti di lavoro agevolati rappresentano il 31,5% del totale delle assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato. Nel 2015, l’incidenza delle assunzioni e trasformazioni agevolate (con abbattimento totale dei contributi a carico del datore di lavoro per un triennio), sul totale delle assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato, era stata pari al 60,8%.
Quanto alla composizione dei nuovi rapporti di lavoro in base alla retribuzione mensile, si registra per le assunzioni a tempo indeterminato intervenute nel primo semestre del 2016 una riduzione della quota di retribuzioni inferiori a 1.750 euro rispetto a quanto osservato per il corrispondente periodo 2015.
Si tratta di una tendenza registrata anche in relazione all’aggiornamento dell’Osservatorio dei mesi precedenti.
Vendite in crescita per i voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio.
Nel periodo gennaio-giugno 2016 – secondo i dati dell’osservatorio sul lavoro precario dell’Inps – sono stati venduti 69,9 milioni di voucher del valore nominale di 10 euro, con un incremento, rispetto al primo semestre 2015, pari al +40,1%. Nel primo semestre 2015, la crescita dell’utilizzo dei voucher, rispetto al 2014, era stata pari al 74,7%.
“Non può non allarmare la costante discesa delle assunzioni a tempo indeterminato, ma ancor più preoccupante è che il lavoro a termine non riesce a recuperare neanche parzialmente il deficit di assunzioni rispetto al 2015. Certamente, molte aziende hanno anticipato al 2015 le assunzioni previste quest’anno, ma il dato, in generale, sembra segnalare soprattutto molta cautela e prudenza del nostro sistema produttivo”. E’ quanto ha dichiarato Guglielmo Loy, segretario confederale Uil. Non solo. “Il continuo crescere dei voucher, inarrestabile e omogeneo in tutto il Paese, deve portare il legislatore a porre paletti più rigidi rispetto al solo obbligo di comunicazione, così come prevede il Governo”, dice Loy.
Indubbiamente, conclude, la prossima Legge di Stabilità “dovrà comunque prevedere un intervento strutturale di riduzione delle tasse sul lavoro sia per dare respiro ai consumi sia per incentivare selettivamente (Sud, giovani e occupazione aggiuntiva), le imprese che coraggiosamente, comunque, assumono”.

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