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Siracusa – Sotto accusa 29 assenteisti del Libero Consorzio

redazione

Siracusa – Sotto accusa 29 assenteisti del Libero Consorzio

mercoledì 07 Settembre 2016

L’indagine ha riguardato il personale in servizio presso quattro sedi del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, già “Provincia regionale”

SIRACUSA – Ben 29 avvisi di conclusione indagine sono stati notificati dalla Guardia di Finanza nei confronti di altrettanti dipendenti pubblici in servizio presso quattro sedi del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, già “Provincia regionale”. Le indagini coordinate dal procuratore capo della Repubblica, Francesco Paolo Giordano, e dirette dal sostituto procuratore, Antonio Nicastro, hanno consentito di contestare l’ipotesi di truffa aggravata e, per alcuni soggetti, di false attestazioni nell’utilizzo del badge da parte di dipendenti pubblici.
I provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria costituiscono l’epilogo di una complessa attività di polizia giudiziaria, avviata nel mese di gennaio 2015, che ha consentito di rilevare condotte illecite da parte di numerosi dipendenti del Libero Consorzio Comunale, i quali si assentavano ingiustificatamente dal posto di lavoro.
Le microtelecamere installate nel perimetro di alcune sedi di servizio, hanno consentito di rilevare che i dipendenti, senza giustificato motivo, durante lo svolgimento del proprio turno lavorativo, uscivano dalle strutture. Nel complesso le Fiamme gialle hanno visualizzato 6.800 ore effettive di video-registrazioni.
I finanzieri hanno svolto ulteriori attività di riscontro, quali pedinamenti e osservazione, con l’ausilio di gps posizionati sulle autovetture in uso agli indagati. Sicché si poteva accertare che, durante l’orario di lavoro, i dipendenti monitorati si dedicavano ad attività di carattere privato, quali: shopping, visite mediche, lavori di giardinaggio, ecc.
Le operazioni di videoregistrazione permettevano, inoltre, di rilevare ulteriori gravi irregolarità commesse da alcuni dipendenti che ottemperavano alla timbratura del badge di altri colleghi attestandone in maniera fraudolenta, in loro assenza, l’inizio o la fine del turno di lavoro.
Le assenze quantificate ammontano a circa 1.114 ore a fronte di 2.538 di servizio programmate nei 137 giorni di durata degli accertamenti: una percentuale di assenza minima del 12,5% e massima del 85,5%, con una media del 40%.
“I presunti dipendenti infedeli – ha dichiarato Giordano – saranno deferiti oltreché all’amministrazione di appartenenza per i profili disciplinari, ivi compreso il possibile licenziamento, in base alla nuova normativa, il c.d. decreto Madia (d. Lgs. n. 116 del 2016), anche alla Procura regionale presso la Corte dei Conti. Il procedimento di indagini ha messo in rilievo anche l’assenza completa di controlli interni”.
Il ministro Marianna Madia consegna a Twitter il suo commento: “Assenteismo, 29 dipendenti colti sul fatto a #Siracusa. Si applica #RiformaPa: licenziamento rapido a tutela di tutti i dipendenti onesti”. Con i “furbetti” di Siracusa ci sarebbe una della prime applicazioni delle nuove regole (in vigore dal 13 luglio), che prevedono la sospensione del dipendente entro 48 ore e il licenziamento 30 giorni. Il dirigente che non si è attivato rischia a sua volta il licenziamento.

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