"Energie per l'Italia", per creare una piattaforma liberale - QdS

“Energie per l’Italia”, per creare una piattaforma liberale

Valerio Barghini

“Energie per l’Italia”, per creare una piattaforma liberale

sabato 17 Settembre 2016

L’obiettivo è stato trovare le idee per riaccendere l’Italia, parlando di storia come del futuro e rilanciare con innovazione Forza Italia. Parisi, promotore dell’iniziativa: “Dobbiamo riportare le persone ad avere fiducia nella politica, interrompendo il clima di tensione”

MILANO – Quali fossero gli intenti Stefano Parisi li aveva chiariti già qualche giorno fa: “Vogliamo creare una piattaforma liberale, popolare positiva non contro qualcuno o qualcosa ma per qualcuno o qualcosa”.
Un “per” che si è concretizzato anche nel titolo della convention, “Energie PER l’Italia”, la due giorni organizzata dall’ex candidato sindaco del centrodestra a Milano, di diritto consigliere comunale, “ruolo che non intendo abbandonare nei prossimi anni, a prescindere dagli incarichi nazionali”.
L’energia, dunque. con “Idee per riaccendere l’Italia”. In perfetta sintonia non solo semantica con la location, il Megawatt Court, 9.600 metri quadrati, ex complesso industriale anni Settanta, recentemente riqualificato in spazio per grandi eventi.
Idee per riaccendere l’Italia, quindi. E per rilanciare, ventidue anni dopo, Forza Italia. Anche se ieri al Megawatt di politici non se ne sono visti molti. Forse perché l’ex manager di Fastweb era stato chiaro anche in questo. Come dire: rilanciare sì, ma con un occhio di riguardo al nuovo, privilegiando gli esponenti della cosiddetta “società civile”.
Così ecco alternarsi sul palco Giacomo Lev Mannheimer, il neurochirurgo nonché promotore del Family Day Massimo Gandolfini, Elisa Serafini, la ricercatrice universitaria Rosamaria Bitetti, Gaela Bernini (Fondazione Bracco), Gilberto Corbellini (storico e filosofo delle scienze biomediche), suor Anna Monia Alfieri (esperta di politiche scolastiche), Maryan Ismail (antropologa), i professori Pasquale Annicchino (Diritto Religioso) e Dario Stevanato (Diritto Tributario), il filosofo Carlo Lottieri, Giancarlo Cesana di Comunione e liberazione e Marco Morganti di Banca Prossima. Tutti relatori che si sono alternati in brevi ma incisivi interventi, moderati dalla sapiente introduzione del collega Giuseppe de Bellis, vicedirettore del quotidiano il Giornale. Il quale ha sottolineato come obiettivo della convention sia “parlare di storia, intesa non come qualcosa di passato, ma di futuro”.
Il vero “padrone di casa”, però, come ha sottolineato de Bellis, era lui, Stefano Parisi. La cui introduzione, sicuramente dovuta ma autenticamente voluta, è stata l’omaggio a un uomo “fuori dai partiti, ma che tanto ha dato al nostro Paese”: il Presidente della Repubblica Emerito Carlo Azeglio Ciampi, scomparso ieri all’età di 95 anni e che è stato “un passaggio importante nella mia vita professionale. Quando lui era Presidente del Consiglio io ero a capo del Dipartimento Economico di Palazzo Chigi. Con il Presidente Ciampi abbiamo compiuto grandi passi importanti: su tutti l’accordo del 1993 di riforma della scala mobile, con cui si salvò l’Italia da un grande rischio finanziario”.
Storia, dunque. Ma strettamente correlata con il futuro. Che è rappresentato, ha proseguito Parisi, “da questa conferenza programmatica. Una piattaforma che si pone l’obiettivo di cambiare il clima nel nostro Paese. Noi non vogliamo che la gente vada a votare contro ma per qualcosa. Così abbiamo voluto che questa parola così forte, per, scritta volutamente tutta in maiuscolo, fosse il segno distintivo di queste due giornate. Dobbiamo cominciare a guardare con maggiore positività alle cose che dobbiamo fare e interrompere questo clima di tensione, di odio, di divisione che c’è in Italia. Dobbiamo riportare le persone ad avere fiducia nella politica”.
A chiudere la prima giornata di convention, in serata, una tavola rotonda animata da Lucia Annunziata, Maurizio Belpietro, Luciano Fontana e Maurizio Molinari. Per un’Italia che guardi positivamente in avanti.

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