Formazione di nuovo nel caos. Sindacati contro l'Avviso 8 - QdS

Formazione di nuovo nel caos. Sindacati contro l’Avviso 8

Michele Giuliano

Formazione di nuovo nel caos. Sindacati contro l’Avviso 8

sabato 15 Ottobre 2016

Polemiche sulla pubblicazione della graduatoria dei progetti ammessi e non, ai finanziamenti. Flc Cgil, Cisl e Uil scuola: “Completato il processo di smantellamento del settore”

PALERMO – La pubblicazione della graduatoria dei progetti ammessi e non ammessi al finanziamento dell’Avviso 8 ha scatenato l’inferno. Il mondo della formazione professionale è stato stravolto da un elenco in cui gli enti storici, che contano anche il maggior numero di dipendenti, sono rimasti fuori dai giochi. Le polemiche non si sono fatte aspettare. Immediato l’intervento dei sindacati. Le sigle maggiori, Flc Cgil, Cisl scuola e Uil scuola sono uscite con dichiarazioni congiunte decise e pesanti contro l’operato delle istituzioni regionali.
 
“L’assessore regionale alla Formazione Bruno Marziano ed il governo regionale – si legge in una nota – completano l’opera di smantellamento del settore della formazione professionale in Sicilia. Non vorremmo immaginare  – continuano i sindacati – che la scelta selettiva sia stata orientata dalle considerazioni della politica piuttosto che dalla oggettività di una valutazione qualitativa, ma appare singolare che i maggiori soggetti presenti storicamente sul panorama formativo siano risultati così vulnerabili”.
Si interrompe il patto di fiducia tra siciliani e Governo regionale. I sindacati chiedono di andare oltre: “Stanchi di annunci demagogici e di approssimazione – dicono insieme le sigle sindacali – fortemente preoccupati della condizione paradossale di un forte investimento di risorse pubbliche e di contro della gravissima perdita di posti di lavoro, chiediamo al governo regionale di procedere immediatamente al confronto con il governo nazionale”.
 
Anche dall’Ars si sollevano voci contrastanti. Da una parte, Giovanni Panepinto, vicepresidente del gruppo Pd all’Assemblea regionale: “Piena solidarietà all’assessore alla Formazione Bruno Marziano al centro di polemiche infondate e strumentali. Le graduatorie delle quali si parla in questi giorni – evidenzia – non le ha certo stilate l’assessore al quale comunque, naturalmente, spetta il compito di verificare ogni eventuale contestazione che verrà fatta secondo le procedure previste”.
Di tutt’altro avviso Vincenza Figuccia, vice capogruppo di Forza Italia all’Ars: “La Regione siciliana – ribatte – gioca per l’ennesima volta sulla pelle dei lavoratori della formazione professionale, da troppo tempo in balia dell’incapacità di un governo che fa acqua da tutte le parti e che non riesce a giungere ad una sintesi virtuosa in un settore tanto importante”. Dello stesso avviso anche Vincenzo Fontana, del gruppo Ncd: “Si tratterà sicuramente di uno scherzo dell’assessore Marziano, almeno voglio pensare questo – ha commentato -. Non vorrei pensare che ci siano altre strane logiche dietro la scelta scellerata, ad oggi incomprensibile, dell’esclusione di molti enti storici. Sono enti – sottolinea il deputato agrigentino – che rappresentano l’ottanta per cento del personale a tempo indeterminato e il maggior numero di ore formative finanziate e realizzate ed hanno, tra l’altro, anche i conti in ordine”.
Ancora sulla stessa linea i rappresentanti dello Snals Confsal, che dicono no ai licenziamenti: “L’ultimo disastro dell’assessorato alla pubblica istruzione ed alla formazione professionale: dall’elenco graduatoria dell’avviso 8/2016 risultano finanziabili enti di formazione privi di personale e che non hanno mai rispettato le relazioni sindacali e il Ccnl di categoria. Mentre i cosiddetti enti ‘storici’, che hanno svolto da anni le attività formative e mantenuto il proprio personale non sono rientrati nella graduatoria degli ammessi. Questo nuovo ‘abominio’ dell’Assessore – conclude lo Snals – provocherà molti altri licenziamenti, aprendo le strade ad altre assunzioni precarie”.

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