Avvio procedure Brexit: "Voti il Parlamento" - QdS

Avvio procedure Brexit: “Voti il Parlamento”

redazione

Avvio procedure Brexit: “Voti il Parlamento”

venerdì 04 Novembre 2016

Lo ha stabilito l’Alta Corte di Giustizia. Theresa May: “Faremo ricorso”

LONDRA – Il Parlamento britannico deve votare sull’avvio delle procedure per la Brexit, quindi il governo di Theresa May non può far scattare senza l’ok dei deputati l’articolo 50 del Trattato di Lisbona.
Lo ha stabilito l’Alta Corte di Giustizia di Londra.
Spetta dunque al Parlamento, non al governo, deliberare la notifica formale all’Ue della volontà di avviare i negoziati di uscita dall’Unione. Una decisione che potrebbe ritardare la stessa Brexit.
“La Corte non accoglie le argomentazioni avanzate dal governo”, che ritiene questo voto inutile, hanno affermato i giudici. “La Corte accetta l’argomentazione principale dei ricorrenti”, hanno aggiunto i giudici la cui decisione potrebbe avere pesanti conseguenze sul prosieguo del processo di divorzio dei britannici dall’Unione.
Uno dei ricorrenti, Grahame Pigney, si è felicitato di una “vittoria per la democrazia parlamentare” e ha auspicato che “tutti rispettino la decisione della Corte in modo che il Parlamento possa prendere una decisione sulla attivazione dell’articolo 50”, invitando il governo a non fare appello.
Ricordando il carattere “consultivo” del referendum, i ricorrenti hanno sostenuto che uscire dall’Ue senza consultare il Parlamento sarebbe una violazione dei diritti garantiti dall’Atto delle comunità europee del 1972 che ha incorporato la legislazione europea in quella del Regno Unito.
La Primo ministro Theresa May ha indicato che intende avviare le procedure di divorzio dall’Ue prima della fine del marzo 2017 e alla notizia della decisione dell’Alta Corte ha ribadito di non aver bisogno del voto del Parlamento per attivare l’articolo 50 del Trattato di Lisbona, potendo fare affidamento su delle “prerogative storiche” del governo e sulla volontà popolare espressa nel referendum del 23 giugno. Anche il più alto responsabile giudiziario del Paese, l’Attorney general Jeremy Wright, aveva dichiarato che l’approvazione del Parlamento non era necessaria dopo il voto senza ambiguità del popolo britannico.
Venerdì scorso, l’Alta Corte di giustizia dell’Irlanda del Nord ha respinto un primo ricorso contro la Brexit. I ricorrenti sostenevano che la Brexit comprometterebbe i fragili accordi di pace firmati nel 1998 dopo decenni di violenze.
Il governo britannico ha annunciato che farà ricorso contro la sentenza: “Ricorreremo in appello contro questa sentenza”, ha scritto in un comunicato la Primo ministro Theresa May. “Il Paese ha votato per lasciare l’Unione europea in un referendum approvato dal parlamento e il governo è determinato a far rispettare il risultato del voto”.

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