Il codice si compone di 7 parti (appalti, personale, movimentazione di denaro, parte civile, prevenzione ed accertamento della corruzione, disposizioni in tema di edilizia e protocolli di legalità).
La professionalità e l’affidabilità del dipendente verranno valutate con un questionario (art. 11) e l’Ufficio del personale entro 30 gg comunica i nominativi delle persone assunte con l’indicazione delle mansioni affidate alla Prefettura (art. 12). Il dipendente pubblico dovrà comunicare se è stato sottoposto a procedimento di prevenzione o penale per reati di tipo mafioso, altrimenti commetterà illecito disciplinare (art. 13).
La disciplina che riguarda i dirigenti viene affrontata nell’art. 15: “il dirigente di ciascuna unità organizzativa non può assegnare ad altro dipendente addetto all’unità la responsabilità dell’istruttoria e di ogni altro adempimento inerente il singolo procedimento quando, anche sulla base del questionario redatto dal dipendente, o per notizie acquisite nell’esercizio delle proprie funzioni, emerge la possibilità di un’influenza di tipo mafioso sullo svolgimento del procedimento amministrativo”.
– Decreto legislativo 12 aprile 2006 n. 163 (Codice contratti pubblici di lavori, servizi e forniture)
– Legge n. 109/94 nel testo coordinato con le L.R. Sicilia n. 7/02 e succ. mod. ed integrazioni fino alla L.R. 20/07
– Protocollo di legalità 12 luglio 2005 apposito Protocollo di legalità con il Ministero dell’Interno, l’Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici, le nove Prefetture della Sicilia, Inps e Inail e Circolare Ass. Reg. LL.PP. Sicilia 31/1/2006 n. 593 (“Inserimento nei bandi e disciplinari di gara per i pubblici appalti delle clausole di autotutela previste nel Protocollo di legalità sottoscritto in data 12 luglio 2005)
– Legge 20/11/2008 n. 15 (“Misure di contrasto alla criminalità organizzata”)
– Legge 07/08/1990 n. 241 (“Norme sul procedimento amministrativo”)
– L.R. Sicilia 30/04/1991 n. 10 (“Disposizioni per i procedimenti amministrativi e la migliore funzionalità dell’attività amministrativa”)
– Decreto legislativo 30/06/2003 n. 196 (“Codice in materia di protezione dei dati personali”)
– Varie Leggi Regionali
– Rapporto del Servizio Anticorruzione e trasparenza del Ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione presentato nel 2008
– Rapporto sull’Italia del Gruppo di Stati del Consiglio d’Europa contro la corruzione (c.d. rapporto Gr.e.co.) presentato in ottobre 2009