Alluvioni, costi ingenti per la Sicilia - QdS

Alluvioni, costi ingenti per la Sicilia

Rosario Battiato

Alluvioni, costi ingenti per la Sicilia

giovedì 08 Dicembre 2016

L’Ispra ha presentato l’annuario dei dati ambientali: la Regione ha stimato danni per oltre 120 milioni di euro nel 2015. Le zone più colpite dalle bombe d’acqua sono quelle di Catania e Messina. Conseguenze su ferrovie

PALERMO – Le alluvioni costano e pure tanto. Gli ultimi dati in materia sono stati riportati nell’annuario dei dati ambientali dell’Ispra che è stato diffuso nei giorni scorsi. Il report offre, inoltre, il quadro complessivo dello stato di salute dell’ambiente nazionale in 21 capitoli differenti che sono stati redatti con la collaborazione delle agenzie regionali e delle province autonome.
Tra i passaggi più interessanti e di stretta attualità all’interno dello studio, c’è la porzione dedicata alle alluvioni. Non soltanto un elenco di eventi calamitosi, ma una prospettiva più complessiva che prende in considerazione lo sviluppo in relazione ai costi correlati. A livello nazionale, negli ultimi sette anni (2008-2015), sembra “individuarsi una certa tendenza all’aumento dei danni complessivi – si legge nel report –, che dovrà essere meglio definita al crescere della serie storica, nell’immediato futuro; il 2015 sembrerebbe, per ora, confermare quest’ultima tendenza”.
Per quanto riguarda il calcolo dei danni raffrontati al Pil, si possono rintracciare almeno un paio di indicazioni. I dati dal 1951 al 2015 dimostrano generalmente una diminuzione dei costi sino al 2001, considerando alcune eccezione a cavallo degli anni Novanta. Un dato che “potrebbe essere imputabile, oltre che a un miglioramento dei sistemi di difesa del territorio e di mitigazione del rischio, anche a una naturale oscillazione dell’intensità e della durata dei fenomeni”.
Una tendenza che tuttavia si ferma nell’ultimo periodo considerato (2008-2015), durante il quale “il valore medio relativo al rapporto danno/pil  mostra delle modeste oscillazioni positive in aumento, soprattutto per il 2014” anche se “i tecnici dell’Istituto ribadiscono la necessità di un periodo di osservazione più esteso”. A livello nazionale la stima del danno complessivo rispetto al Pil in relazione alle principali alluvioni degli ultimi anni ha registrato nel 2014 uno dei risultati più elevati dal 1994 in poi (circa lo 0,2%), mentre il 2015 è stato l’anno peggiore se limitiamo la nostra analisi agli ultimi quindici anni.
Nel 2015 ci sono stati quattro eventi alluvionali isolani di una certa importanza mappati dall’Ispra. I fatti del 9 settembre del 2015 hanno riguardato gran parte della Sicilia con particolari conseguenze nelle province di Messina e Catania. Danni anche alle infrastrutture ferroviarie (interrotta la linea Messina – Catania).
Un altro episodio si è verificato il primo ottobre quando una bomba d’acqua si è scatenata sulla città di Catania con torrenti d’acqua dall’area collinare che hanno causato danni e disagi. Il 21 ottobre il centro etneo è finito di nuovo nel mirino del maltempo assieme a buona parte della Sicilia orientale. Tra le conseguenze più evidenti una frana che ha coinvolto anche l’autostrada Messina – Catania e problemi per un tratto della statale 114 tra Siracusa e Catania. Tra il 31 ottobre e il 2 novembre si è allagato lo svincolo di Motta Sant’Anastasia sulla A19 Palermo-Catania, ma forti disagi sono stati registrati sempre nel centro urbano di Catania.
Tutti questi eventi hanno avuto un peso economico non indifferente. La Regione ha stimato danni per 123,65 milioni di euro nel 2015. Dallo Stato, tramite il D.m. 19/2/2016 (pubblicato sulla Gu di agosto 2016), sono arrivati 23,8 milioni di euro. Il danno complessivo stimato sul pil isolano è stato pertanto pari allo 0,0075%.

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