Esercizio provvisorio, corsa contro il tempo - QdS

Esercizio provvisorio, corsa contro il tempo

Raffaella Pessina

Esercizio provvisorio, corsa contro il tempo

mercoledì 28 Dicembre 2016

Ieri in Aula la relazione di Vinciullo, presidente commissione Bilancio, sul Defr. Maratona Ars anche per il Ddl sui 16.000 precari

PALERMO – È cominciata a Palazzo dei Normanni l’ultima fatica prima della fine dell’anno, ossia la approvazione dei documenti finanziari entro il 31 dicembre 2016. In particolare l’Aula dovrà esitare il Documento di programmazione economico finanziaria regionale e il ddl sull’esercizio provvisorio che dovrebbe contenere anche i provvedimenti per i precari degli enti locali.
Ieri pomeriggio in Aula il Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone (Udc) ha presieduto durante la relazione sul Defr resa da Vincenzo Vinciullo, presidente della commissione legislativa Bilancio dell’Ars, che ha spiegato rapidamente i punti principali che riguardano il deficit (Vinciullo ha detto che si attesta a 6 miliardi di euro), il completamento del riaccertamento dei residui passivi che ha di fatto cancellato 6 miliardi di euro di entrate fittizie, concedendo una lettura più veritiera al bilancio regionale e una razionalizzazione della spesa che ha portato a un risparmio di 506 milioni di euro. Il Presidente Ardizzone ha voluto cadenzare i lavori rinviando l’Aula alle 19 per permettere alla commissione Bilancio di esitare i documenti relativi all’esercizio provvisorio e al precariato.
Ieri mattina il Presidente della Regione, Rosario Crocetta si era detto speranzoso: “Speriamo di chiudere i lavori della commissione bilancio al più presto e incardinare in aula il disegno di legge sulla proroga dei precari e quello sull’esercizio provvisorio. In questa fase sarebbe molto importante guadagnare tempo”.
In verità, nella giornata di ieri la seduta della Bilancio era slittata di qualche ora per permettere alla commissione Affari istituzionali di esitare i documenti finanziari e Crocetta ha dichiarato come vi sia stata una lunga discussione di merito sul ddl sui precari, “mi auguro che una volta in Aula si dia il minor tempo possibile per gli emendamenti in modo da velocizzare l’esame”, ha concluso Crocetta. In Aula verrà approvato un documento (il Defr) sul quale la Corte dei Conti non era stata tenera: “La Giunta regionale, ha approvato il Defr solamente in data 26 ottobre 2016 sulla base didati e informazioni disponibili al 10 agosto – si legge nella relazione – La relativa Nota di aggiornamento al Defr, peraltro, è stata elaborata sui dati al 14 ottobre ed approvata dalla Giunta in data 8 novembre 2016. Al riguardo, le Sezioni riunite osservano che il perdurare dell’applicazione di questi termini per la presentazione del rendiconto generale da parte della Giunta all’Assemblea Regionale Siciliana, in forza della deroga di cui all’art. 11, comma 8, lett. d), della legge regionale n. 3 del 2015, determina un’intrinseca incoerenza con la scansione temporale del ciclo di bilancio, oggi disciplinata per la Regione, i suoi enti strumentali e gli enti locali, dal nuovo sistema contabile armonizzato. In relazione a tale criticità è auspicabile un apposito intervento normativo regionale che a regime provveda a rendere coerenti i tempi del ciclo di bilancio. Peraltro, il mancato rispetto di questi stessi termini ha avuto riflessi negativi sul Defr, che, ancorché approvato tardivamente, non ha potuto tener conto degli effetti dell’assestamento del bilancio dell’esercizio 2016 (che avrebbe dovuto essere approvato con legge da emanarsi entro il 31 agosto) in quanto il relativo disegno di legge risulta esitato dall’Aula in data 1 dicembre 2016,ovvero in un momento successivo anche alla presentazione efr, che risulta elaborata sulla scorta dei dati disponibili al 14 ottobre 2016.
Il documento, infatti, riesce unicamente a soffermarsi in maniera generica sugli effetti, nel bilancio regionale 2015, della riforma contabile introdotta con il recepimento delle disposizioni del decreto legislativo n. 118 del 2011 e, segnatamente, sull’applicazione degli istituti del riaccertamento straordinario dei residui, della costituzione del Fondo pluriennale vincolato, del Fondo crediti di dubbia esigibilità e del riconoscimento di debiti fuori bilancio e del nuovo sistema di contabilità finanziaria “potenziata”, tutti aspetti che, in certo qual modo, qualificano l’esercizio 2015 quale “anno zero” della nuova impostazione contabile della gestione e programmazione regionale”.

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