Ars in vacanza, restano i problemi dei siciliani - QdS

Ars in vacanza, restano i problemi dei siciliani

Raffaella Pessina

Ars in vacanza, restano i problemi dei siciliani

sabato 31 Dicembre 2016

Approvato dal Consiglio di presidenza il bilancio interno per il 2017. Sala d’Ercole riaprirà i battenti martedì 10 gennaio

PALERMO – Il problema dei precari da salvare non riguarda solo la nostra regione, ma tutta Italia e i politici hanno deciso di inserire nel decreto Milleproroghe, approvato l’altro ieri, i provvedimenti per salvare circa 40 mila contratti di collaborazione. Notti tranquille, quindi, per l’assessore regionale all’Economia Alessandro Baccei che aveva parlato di “ legge piena di rischi – quella siciliana – perché va accompagnata da altre misure a livello nazionale”.
 
Da qui la necessità, sottolineata anche dal sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, che i contenuti siano riconosciuti e confermati con un’apposita misura nel decreto milleproroghe del governo. Decreto che è stato approvato e che ha prorogato di un anno la validità delle graduatorie dei concorsi pubblici.
Il pacchetto risponde all’esigenza, più volte manifestata da Marianna Madia, di chiudere con “ il cattivo reclutamento”  e avviare, tramite il Testo Unico del lavoro pubblico (in arrivo entro febbraio), una nuova stagione che abbia come pilastri il passaggio dalle piante organiche ai fabbisogni, concorsi a cadenza prestabilita e paletti al precariato.
Intanto, nei giorni scorsi il Consiglio di presidenza dell’Ars ha approvato il bilancio interno del parlamento regionale per il 2017, predisposto dal collegio dei questori. Secondo la relazione “ diminuisce, rispetto allo scorso anno, di 9,2 milioni di euro (passando da 89,635 a 80,410 milioni) la spesa complessiva per il personale, a seguito dei tetti alle retribuzioni introdotti per la varie qualifiche dal Consiglio di presidenza e per effetto dell’estensione, anche al 2017, del decreto Monti. I risparmi derivanti dal costo del personale, insieme alla diminuzione di altri capitoli di spesa, verranno destinati a spese per investimenti: manutenzione straordinaria (+ 6,7 milioni di euro rispetto al 2016) e la sicurezza (+3,2) del Palazzo Reale, che dal luglio dello scorso anno è stato dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità”. Quindi ciò che si poteva risparmiare viene comunque speso in altre voci. Un’altra brutta notizia è che è immutata la spesa per le pensionistica: “(19,5 milioni) per le pensioni degli ex deputati e del personale (51,5). Le entrate complessive, 143,829 milioni di euro (143 dalla Regione e il resto dallo Stato) restano identiche a quelle dello scorso anno (-11,83% rispetto al 2011)” .
A fine anno, è tempo di bilanci, compreso quello della Fondazione Federico II che, secondo la relazione del presidente dell’Assemblea regionale siciliana e della stessa Fondazione, Giovanni Ardizzone, è in positivo per il secondo anno consecutivo. “Grazie a una gestione rigorosa, equilibrata e trasparente delle risorse – ha dichiarato – siamo riusciti a risanare i conti, a migliorare la qualità dei servizi offerti e continueremo a investire sull’organizzazione di mostre ed eventi culturali di qualità e di forte impatto nazionale e internazionale, che si sono dimostrati un valore aggiunto per la redditività e l’identità della stessa Fondazione” .
Passando ai numeri (aggiornati al 30 novembre), i turisti di Palazzo Reale e Cappella Palatina nel 2016 sono stati 394.353 (+34.234, il 9,51%, rispetto all’anno precedente), con un trend in costante crescita dal 2012. Gli incassi hanno superato i 2,196 milioni di euro con un incremento di 175mila euro rispetto al 2015. Infine, Sala D’Ercole e, praticamente, il Palazzo dei Normanni ha chiuso i battenti all’attività parlamentare per il meritato riposo di fine anno dei deputati, si riprenderà il prossimo 10 gennaio, con un nutrito ordine del giorno, a pochi mesi dal rinnovo del Parlamento.
Fabrizio Ferrandelli non è più nel Pd. “È scaduta la mia tessera, non la rinnovo. Basta, proseguo per la mia strada”, ha detto.
Dopo essersi dimesso da deputato regionale, Ferrandelli ha prima creato il movimento dei ‘Coraggiosi’ poi ‘Palermocrazia’, col quale sta facendo campagna elettorale avendo deciso da tempo di candidarsi a sindaco di Palermo. Ha anche aperto di recente il comitato elettorale, in piazza Sturzo, con tanto di gigantografia della sua immagine.

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