L'Assemblea regionale perde il pelo ma non il vizio - QdS

L’Assemblea regionale perde il pelo ma non il vizio

Raffaella Pessina

L’Assemblea regionale perde il pelo ma non il vizio

sabato 14 Gennaio 2017

Anno nuovo, stessa vita: caos, ritardi e assenteismo a Sala d’Ercole. Attività legislativa confusa che non serve ai siciliani

PALERMO – All’Assemblea regionale siciliana l’avvio del 2017 è avvenuto nel peggiore dei modi: nessuna attività legislativa di rilievo, assenteismo dilagante sia da parte dei deputati che da quella del governo, sequenze di rinvii e sospensioni d’Aula. Eppure nell’arco della legislatura sono stati presentati ben 1.040 disegni di legge. Ma quanto di questi, a parte quelli finanziari, sono diventati legge? Ben pochi.
È notizia di ieri che la riunione della commissione Affari istituzionali dell’Ars è stata aggiornata a martedì della prossima settimana per discutere ancora del problema delle ex Province. Perché in Sicilia ogni riforma ha rappresentato un problema per un motivo o per un altro, tant’è vero che sono state impugnate quasi tutte dal Consiglio dei ministri e la scure di Roma si è abbattuta sull’Isola facendo sentire il peso dell’ingerenza nazionale, a discapito dell’autonomia siciliana. Il motivo del rinvio della riunione della commissione è stato che non è ancora pervenuto il Ddl che il governo ha annunciato di voler presentare, con la proroga del commissario solo per la Città metropolitana di Palermo e il rinvio della data elettorale entro il 29 ottobre.
Non è la prima volta che i disegni di legge faticano a transitare da Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione, al Palazzo dei Normanni. Spesso il Presidente dell’Ars Ardizzone ha lamentato i ritardi con cui i documenti arrivano al Parlamento e ancora più spesso ha sollecitato il presidente Crocetta ad essere più puntuale: “Nell’esercizio del mio ruolo istituzionale – ha scritto nella sua ultima comunicazione del mese di dicembre scorso – mi sono sempre preoccupato di contemperare le esigenze di celerità spesso rappresentate dal governo con quelle di garantire il rispetto delle prerogative istituzionali delle Commissioni parlamentari e dell’Assemblea nella sua interezza – scrive Ardizzone – Nel caso in specie a fronte della richiesta di un celere esame dei testi governativi devo riscontrare un inammissibile ritardo nella presentazione degli stessi, elemento questo che non si concilia con quella richiesta di assunzione di responsabilità che Lei stesso richiede”.
 
Infatti il rapporto tra governo e Parlamento ha rappresentato in questo legislatura un forte problema, e non solo l’Assemblea ha lamentato non solo le assenze degli assessori da Aula e Commissioni, ma in senso inverso Crocetta ha sollecitato il Parlamento ad essere più responsabile. Con questo tira e molla si è andati avanti anno dopo anno fino a oggi, quando mancano pochi mesi al rinnovo dell’Assemblea e, invece di dare una sferzata ai lavori ed accelerare per approvare buoni disegni di legge che possano almeno in parte convincere gli elettori siciliani a votare un’altra volta il proprio beniamino, tutta l’attività legislativa sembra cristallizzata, mentre sul fronte politico i partiti hanno già cominciato la campagna elettorale, il presidente Crocetta ha già riproposto la propria candidatura mentre gli altri attendono le primarie per essere designati a correre per la poltrona di presidente della Regione.
Proprio ieri Vincenzo Figuccia, vice capogruppo di Forza Italia all’Ars, ha parlato degli obiettivi che si pone il suo partito per la prossima legislatura. “Costruiamo una Sicilia dove il merito sia il centro dell’azione politica e di governo per dare speranza ai giovani – ha detto Figuccia – Il centrodestra deve traguardare la scadenza delle prossime elezioni regionali di ottobre con un programma ed un candidato alla Presidenza che sappia intercettare il voto delle giovani generazioni con argomenti forti e con punti legati all’innovazione, al turismo ed all’agricoltura come settori indispensabili alla crescita della regione. Dopo i fallimenti del Pd e di Crocetta il centrodestra ha molte chances per vincere le elezioni regionali. Abbiamo bisogno di leader e di buona politica. L’area politica a cui mi riferisco ha personalità, anche giovani, per tornare a vincere”.
Tornando a quel che resta dell’attività legislativa dell’Ars, il presidente della commissione Affari istituzionali Totò Cascio (Sf) ha detto che nella sua commissione “saranno presentati emendamenti che vanno nella direzione del rinvio della data anche per tutti gli altri enti di area vasta”. Sempre martedì prossimo alle 17 il gruppo del Pd all’Ars, terrà una riunione sull’argomento col segretario regionale Fausto Raciti. Aula, commissioni e riunioni di partito dunque martedì 17 gennaio, ma in Aula non verrà l’assessore regionale alla sanità Baldo Gucciardi per riferire, come richiesto dalle opposizioni, sulla rete ospedaliera.
 
“La rete non è ancora pubblica, bisogna pertanto attenersi alle procedure – ha detto Gucciardi – ho convocato il tavolo della dirigenza medica e svolto le procedure obbligatorie per attivare la programmazione, ora c’è una fitta interlocuzione con il ministero, il prossimo passaggio sarà nella commissione legislativa Sanita’ dell’Ars. Quando saranno svolti tutti i passaggi; se dovesse esserci la necessità di ulteriori chiarimenti sono disponibile ad andare in Assemblea regionale a spiegare ciò che non è stato compreso”.

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