La diagnosi dell'osteoporosi realizzata attraverso la MOC - QdS

La diagnosi dell’osteoporosi realizzata attraverso la MOC

redazione

La diagnosi dell’osteoporosi realizzata attraverso la MOC

sabato 28 Gennaio 2017

La riduzione della massa ossea alla base della malattia

L’osteoporosi è una malattia metabolica dell’osso caratterizzata da riduzione della massa ossea. Provoca un indebolimento delle ossa, quindi un aumento del rischio di fratture in caso di traumi anche di modesta entità. Dal punto di vista clinico la struttura e la resistenza ossea non sono parametri utili ad esprimere il rischio di frattura; invece il contenuto minerale osseo, che oggi è misurato con esami strumentali con sufficiente attendibilità, è un parametro adatto a descrivere tale fenomeno.
Generalmente,durante la crescita, con il formarsi dello scheletro si ha un accumulo di minerali nelle ossa che termina con la pubertà. L’aumento successivo di massa ossea, tra i 20-30 anni, è inferiore al 5% della massa ossea totale. In questo periodo l’uomo possiede la maggiore quantità di massa ossea possibile. Vari avvenimenti significativi, fisiologici e fisiopatologici possono ulteriormente aggravare il grado della malattia. L’osteoporosi è di solito asintomatica; l’insorgenza della sintomatologia dolorifica si manifesta solo quando la malattia determina schiacciamenti o microfratture delle ossa.
L’indagine strumentale adeguata per la diagnosi dell’osteoporosi è la MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) che viene eseguita con apparecchiature specialistiche in grado di misurare il Contenuto Minerale Osseo e la Densità Minerale Ossea, così da rilevare un eventuale degenerazione del segmento in esame. La Densitometria Ossea Computerizzata si può effettuare sia con metodiche ad ultrasuoni, sia con tecnica DEXA (Dual X-Ray Absorptiometry) e QCT (Quantitative Computer Tomography).
 
Quest’ultima, a differenza della DEXA,consente di distinguere le due diverse componenti ossee (corticale e spugnosa), permettendo l’ottenimento di una diagnosi molto più accurata e precisa. La valutazione dell’esame permette di ottenere i risultati espressi in T-score e Z-score. Secondo i criteri dell’OMS, si parla di osteopenia quando il T-score è inferiore a -1, e di osteoporosi quando il T-score è inferiore a -3.2.

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