Sono circa mille gli emendamenti presentati, segno di una opposizione decisa a non far passare questa manovra così come è stata concepita e soprattutto alla luce del maxiemendamento modificativo del governo presentato successivamente agli uffici di Palazzo dei Normanni. “Se il governo ritirasse il maxiemendamento ritorneremmo alla Finanziaria base che era quella che bisognava approvare entro il 31 dicembre. Questa potrebbe essere una soluzione”. Lo ha affermato il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se fosse indispensabile un altro mese di esercizio provvisorio – in scadenza il prossimo 28 febbraio – per l’approvazione della manovra che oggi inizierà il suo iter in commissione Bilancio.
Sul fronte politico si registra la presa di posizione dei Centristi per l’Europa nei confronti del Partito democratico, per le prossime regionali. “Il partito democratico rimane un interlocutore privilegiato – afferma Adriano Frinchi esponente nazionale – abbiamo appoggiato Crocetta e Renzi, ora dal Pd ci attendiamo un chiarimento”. In Sicilia fanno parte dei Centristi tutti i deputati Ars (ad eccezione del palermitano Totò Lentini rimasto nell’Udc): il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone e gli assessori alle Politiche sociali, Gianluca Micciché, e alle Infrastrutture, Giovanni Pistorio. “È legittimo – ha affermato Frinchi – che Crocetta riproponga la sua candidatura, ma va costruita un’alleanza e una proposta politica prima, poi si affronta il tema dei candidati, su cui comunque siamo già in ritardo”. I centristi per l’Europa terranno la prima assemblea regionale a Caltanissetta l’ultimo sabato di febbraio: “Sarà l’occasione per definire le posizioni in prospettiva delle elezioni. Aspettiamo di vedere come si evolve la situazione interna al Pd”. E proprio dell’assessore regionale al Lavoro, Gianluca Miccichè, si parla in questi giorni a causa della mozione di censura presentata da Forza Italia nei suoi confronti. In particolare, a qualche giorno dalle dichiarazioni del vice capogruppo di FI all’Ars, Vincenzo Figuccia, si allarga il fronte di chi vuole Micciché fuori dal Governo Crocetta. Favorevoli alla mozione sarebbero, dopo Forza Italia, il Movimento Cinquestelle e Sicilia futura, che fa parte della maggioranza. “Tutte le vertenze finite sul suo tavolo sono rimaste irrisolte”, aveva detto Figuccia, “per questa ragione ho presentato assieme ad altri colleghi una mozione di censura per sanzionare la sua inefficienza. Non sarà difficile far passare la mozione atteso che anche nella maggioranza di Crocetta non sono mancate le prese di distanza dall’assessore regionale al Lavoro”. Il politico è primo firmatario del documento sottoscritto anche dai deputati Sergio Tancredi (Cinquestelle), Nino Dina (Misto) e Marcello Greco (Sicilia futura).