L’Italia è una delle nazioni con il più alto tasso di dispersione scolastico d’Europa ben il 17.6%. La parte più colpita del nostro paese è il Meridione, infatti il 35% dei giovani abbandonano gli studi. Perché si abbandona la scuola? La risposta più comune: vi è poco interesse verso lo studio. Qualche giorno fa lo staff del Majorana News si è recato presso l’Istituto secondario di primo grado “E. Romagnoli” diretto dalla Prof.ssa Sandra Scicolone, per intervistare la Dott.ssa Sandra Miccichè, Psicologa e Responsabile dell’Osservatorio Locale di Area Di. Sco. Gela, che si occupa della dispersione scolastica per capire da chi ogni giorno tocca questa realtà con le mani se è solo un non interesse verso lo studio. Le abbiamo rivolto varie domande per conoscere le cause che portano un giovane ad abbandonare la scuola. La Dott.ssa Sandra Miccichè ha risposto alle nostre domande senza nessuna esitazione.
La risposta della Dott.sa Miccichè è stata semplice e chiara, ha detto che “i principali motivi che favoriscono la dispersione sono: le difficoltà economiche, il bullismo e spesso problemi psicologici. Molte famiglie della nostra comunità e delle zone limitrofe non hanno la possibilità di acquistare i libri alcuni studenti, – afferma la Dott.ssa – hanno difficoltà e persino paura ad affrontare l’anno scolastico per via di compagni che li prendono di mira, minacciandoli e provocandoli ed infine i problemi familiari come la separazione dei genitori.
“In questi casi per aiutare gli studenti è richiesto l’aiuto dello psicologo, per fortuna – dice la Dott.ssa – molte scuole lo fanno e questo è molto importante per aiutare gli alunni che hanno perso qualsiasi stimolo e anche per far superare le proprie paure e far riacquistare fiducia in se stessi”.
Il tasso di abbandono più alto secondo i dati del Miur è presso gli istituti superiori, purtroppo le scuole più colpite da questo fenomeno sono gli istituti professionali.
"In Italia le regioni più colpite sono: Sicilia, Sardegna e Campania".
"Le cause della dispersione scolastiche sono molteplici e ogni caso ha situazioni diverse, per risolvere questi problemi si può ricorrere per esempio all’aiuto di uno psicologo nei casi in cui si hanno problemi legati ad un dramma familiare, se si è vittima di bullismo o se si hanno problemi nell’accettare il proprio aspetto, oltre all’aiuto dello psicologo i ragazzi dovrebbero essere sostenuti dalla famiglia e dai compagni. Se invece si hanno problemi economici, la scuola dovrebbe mettere a disposizione libri in comodato d’uso da restituire a fine anno, molte scuole già lo fanno da diversi anni".
"Assolutamente si e mi auguro che continui".