Sicilia, la res publica è cosa loro - QdS

Sicilia, la res publica è cosa loro

Serena Giovanna Grasso

Sicilia, la res publica è cosa loro

mercoledì 29 Marzo 2017

Romeo (Presidente Corte d'Appello Caltanissetta): “Corruzione favorita da abbattimento di ogni regola morale in chi esercita pubbliche funzioni”. 8.922 i delitti contro la Pa nei 4 distretti giudiziari siciliani tra luglio 2015 e giugno 2016

L’assenza del “senso del limite” e “di ogni regola morale” in chi esercita le pubbliche funzione rappresenta il fil rouge, il comune denominatore dei reati contro la Pubblica amministrazione commessi in Sicilia e ampiamente documentati nelle relazioni delle quattro Corti d’Appello siciliane.
8.922 le denunce registrate tra l’1 luglio 2015 e il 30 giugno 2016: numeri impressionanti che ci restituiscono l’immagine di una deriva desolante, di una logica comune prevalente, basata sulla spasmodica ricerca del tornaconto personale che prende il sopravvento sul bene collettivo.
Nessuna regola, nessun freno: il risultato è il malaffare dilangante, inarrestabile, di fronte al quale anche la classe politica non perde occasione di mostrare la sua incapacità di adottare gli strumenti atti a garantire rigidi controlli.
 
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