Finanziaria, rush finale ancora tutto in salita - QdS

Finanziaria, rush finale ancora tutto in salita

Raffaella Pessina

Finanziaria, rush finale ancora tutto in salita

mercoledì 05 Aprile 2017

I lavori in commissione Bilancio non sono iniziati sotto i migliori auspici. Ultimo atto di una legislatura con poche luci e molte ombre

PALERMO – A Palazzo dei Normanni l’Aula riprenderà solo venerdì di questa settimana perchè l’attenzione è per ora spostata sulla commissione legislativa Bilancio dove si discute della finanziaria, l’ultima della legislatura.
I lavori non sono iniziati sotto i migliori auspici poiché si sono interrotti spesso per mancanza del numero legale, segno della mancanza di accordo trai partiti sui documenti finanziari.
Un percorso tutto in salita, dunque, a partire dal numero esagerato di emendamenti, circa duemila. I lavori sono cominciati lunedì ed il presidente della commissione Vincenzo Vinciullo di Ncd si era affrettato a dichiarare che “l’obiettivo era quello di esitare il documento entro questa sera, e portarlo in Aula regolarmente venerdì per incardinarlo”. La matassa non è risultata facile da sciogliere perchè oltre alle tensioni verificatesi all’interno della maggioranza, vi è anche il problema che da Roma non sono ancora arrivati i tanto attesi 165 milioni che servono per chiudere il bilancio 2016. “A livello politico c’è l’accordo, a livello istituzionale manca l’atto finale – ha chiarito il dirigente generale Giovanni Bologna.
 
E l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, ha ricordato che “gli accordi con lo Stato hanno già portato 2 miliardi e 200 milioni di nuove entrate”. Insomma, le somme sono cosa certa, arriveranno come è già successo in questi anni. Ma l’opposizione ha preteso maggiori garanzie, Giancarlo Cancelleri e Sergio Tancredi dei Cinquestelle hanno chiesto di visionare i documenti nei quali si evince che c’è un accordo con lo Stato mentre Giovanni Di Giacinto del Psi ha mostrato preoccupazione sull’incertezza della data. Mancano si e no tre settimane prima della fine dell’esercizio provvisorio, termine ultimo questa volta, altrimenti la chiusura della legislatura verrà anticipata.

Nel frattempo migliaia di lavoratori accusano ritardi nel pagamento degli stipendi
. Si tratta dei forestali dei precari degli enti locali, dei disabili, dei formatori. Tutti attendono l’approvazione della finanziaria.
Sempre lunedì scorso in commissione i lavori sono stati rinviati fino a tarda sera per assenza di molti deputati e Giovanni Panepinto del Pd ha provato a gettare un sasso nello stagno: “Ci sono argomenti che vanno oltre i problemi politici, c’è una maggioranza trasversale in commissione che mi auguro esiti la manovra perché ci sono norme che interessano disabili, ex sportellisti, precari. Sono pronto a occupare la commissione, i lavori devono andare avanti”.
Anche Giuseppe Lupo, dirigente del Pd e vicepresidente dell’Ars, ha voluto  rivolgere un appello a tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione, per un “patto di fine legislatura” nell’interesse della Sicilia. In una intervista rilasciata ad un quotidiano on line Lupo spiega che se si è “arrivati al 4 aprile e non riusciamo ad approvare la finanziaria nemmeno in commissione, la maggioranza da sola non ce la fa. Ed è e anche giusto che alcune scelte siano condivise anche dalle forze di opposizione, perché chiunque vincerà le elezioni dovrà fare i conti con le scelte di fine legislatura. Dai precari, ai comuni, alla programmazione al patto per il sud. Serve un accordo sui temi sui quali toccherà alle forze parlamentari trovare una sintesi”.
Intanto ieri 1.700 ex sportellisti, formatori esperti in politiche del lavoro, hanno iniziato uno sciopero della fame davanti a Palazzo dei Normanni chiedendo che il piano di salvataggio più volte annunciato da governo e deputati venga messo in atto. In merito a questa situazione, il presidente della commissione Vinciullo e Panepinto hanno dichiarato di contare di stanziare subito 5 milioni di euro per consentire di avviare le loro attività.

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