Regionali, Davide Faraone "scarica" Crocetta - QdS

Regionali, Davide Faraone “scarica” Crocetta

Raffaella Pessina

Regionali, Davide Faraone “scarica” Crocetta

mercoledì 03 Maggio 2017

Il sottosegretario: “Il candidato dem dovrà essere scelto con le primarie”. “Ci sarà una candidatura che affermi l’idea Pd di Renzi”

PALERMO – Anche in Sicilia Renzi ha sbancato. Alle primarie è stato il candidato preferito raccogliendo il 65% dei consensi, mentre in totale in Italia ha preso il 71%. Soddisfatto ovvimente il renziano Davide Faraone, che ha convocato subito una conferenza stampa per commentare i risultati, ma soprattutto per porre le basi per la campagna elettorale regionale. Faraone ha ribadito di volere le primarie anche per il candidato presidente della Regione, specificando che le stesse si potrebbero tenere entro le prime tre settimane di luglio, mentre le candidature verrebbero rese note a maggio. “Riconosco come unico strumento per la scelta del candidato alla presidenza della Regione gli stessi gazebo di domenica scorsa – ha detto Faraone – e quindi elezioni primarie che abbiano come obiettivo 200 mila elettori per scegliere la leadership che sarà l’unica legittimata politicamente”.
 
Non si è sbilanciato invece sull’ipotesi del sindaco di Catania, Enzo Bianco, di schierare il presidente del Senato, Pietro Grasso. “Il modo peggiore per poter affrontare questa campagna elettorale è aspettare un nome – ha commentato Faraone – A chiunque sia il candidato, credo faccia bene il percorso con i gazebo. è già quella campagna elettorale”.
Il Pd alle regionali si troverà a confrontarsi con il Movimento cinquestelle, che schiererà probabilmente Giancarlo Cancelleri e che conta su molti voti. Di certo le regionali in Sicilia saranno la cartina tornasole sul funzionamento delle strategie politiche e sulla bontà delle alleanze politiche che un anno dopo potrebbero essere utilizzate alle elezioni politiche in campo nazionale. Ora che alle primarie del Pd ha vinto la compagine renziana, si fa ancora più instabile la posizione del presidente uscente Crocetta, che si è candidato con il suo nuovo movimento Ripartesicilia.
 
La prima stilettata, Faraone gliela fa arrivare in conferenza stampa commentando l’ipotesi di un ultimo rimpasto di governo: “Il rimpasto a sei mesi dalle elezioni fa ridere i polli, l’esame del sangue degli assessori su chi sta con me e chi no è il modo migliore per bruciare quello che è stato costruito in settimane di lavoro e il risultato di domenica” Ed ha aggiunto che non sosterrà mai la “candidatura di Crocetta che non passi dal percorso delle primarie. Io non avrò Crocetta come candidato, ne sosterrò un altro”. Faraone non si sbilancia ancora sulla sua candidatura, ma fa velate dichiarazioni: “Ci sarà una candidatura che affermi l’idea del Pd di Renzi, che in questi anni ha dato a questo partito una nuova prospettiva. Il Pd era un partito che rischiava di diventare minoritario come è accaduto al partito socialista francese – ha continuato – che è al 6 per cento, invece, è diventato un partito del 40% e tutti i sondaggi ci danno su percentuali elevatissime. Quel Pd deve trovare espressione sia alle primarie che alle elezioni regionali”.
Fiducioso sulle sorti del proprio partito è il segretario regionale, Fausto Raciti: “Il Pd è grande e popolare: guai a sottovalutarci, non c’è partito in Sicilia che possa contare su una capacità del genere” “Il Pd – ha ribadito Raciti  – deve ritrovarsi e costruire la propria unità, che sarà fondamentale nei mesi che verranno”. E ha concluso dichiarando che: “Renzi ieri ha detto con chiarezza di voler scrivere una pagina nuova, non giocare un secondo tempo di rivincite. Anche noi in Sicilia, dovremo fare lo stesso: tutti partecipi della discussione politica dei prossimi mesi, tutti coinvolti nelle decisioni, speriamo – e io lavorerò per questo – tutti uniti”.
Intanto a destra sta affilando i coltelli il leader Nello Musumeci, che si vuole ricandidare nonostante alle precedenti elezioni sia uscito perdente. In verità quattro anni fa l’attuale commissario di Forza Italia, Gianfranco Miccichè, gli ha per così dire tagliato le gambe, perchè in zona Cesarini ha deciso di appoggiare l’attuale presidente della Regione, Rosario Crocetta. Ma in pole position potrebbe anche esservi l’europarlamentare Salvo Pogliese, molto gradito negli ambienti del centrodestra.

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