Avviso 8, nuova graduatoria ma nessuno stravolgimento - QdS

Avviso 8, nuova graduatoria ma nessuno stravolgimento

Michele Giuliano

Avviso 8, nuova graduatoria ma nessuno stravolgimento

sabato 20 Maggio 2017

Formazione: rivisti i parametri A1 e A2 che avevano spinto gli enti a presentare ricorso al Tar. Cambiamenti solo in coda e di poca rilevanza. Ora la pubblicazaione in Gurs

PALERMO – Arriva la nuova graduatoria dell’Avviso 8 senza grandi stravolgimenti. Un pò come era nelle attese cambia solo qualcosa in coda alla graduatoria dei progetti ammessi, quindi sul filo dei 199 progetti che erano stati finanziati.
Qualcuno è salito, come alcuni progetti degli enti Strec Catania, Enaip Enna, Archè impresa sociale e Istituto italiano “Ferdinando Santi”, solo per fare qualche esempio, qualcun altro invece è sceso. Altri enti di formazione storici, che alla prima graduatoria erano rimasti a pochi passi dal finanziamento, non sono riusciti a rientrare e tra questi alcuni progetti di Ecap Messina ed Enaip Palermo.
Tutto si è giocato sul filo dei pochi millesimi di punti in graduatoria. Basti pensare che l’ultimo progetto approvato al 199° posto ha ottenuto 82,88 punti mentre, quasi 100 posti dopo la differenza è di neanche 2 punti.
Ora si attende la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della nuova graduatoria, dopodichè sarà da vedere se gli enti non faranno un nuovo ricorso al Tar come la prima volta. Al momento l’assessore regionale alla Formazione, Bruno Marziano, si limita solo a ufficializzare la nuova graduatoria: “è stata pubblicata sul sito dell’assessorato Regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale la graduatoria relativa all’Avviso 8 come modificata in ottemperanza alle indicazioni dell’ordinanza del Tar. La nuova graduatoria è stata inoltre inviata alla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana per la Pubblicazione”.
In sostanza questa nuova graduatoria è stata rettificata rispetto a quella iniziale che era stata sancita con decreto dirigenziale numero 169 dello scorso 23 gennaio. In ballo c’è la “realizzazione di percorsi formativi di qualificazione mirati al rafforzamento dell’occupabilità in Sicilia”. Una rettifica sulla base per l’appunto dell’ordinanza del Tar, in seguito ad una trentina di ricorsi avanzati da diversi enti di formazione, in particolare per ciò che concerne l’A2, uno dei parametri di valutazione per l’ammissione ai finanziamenti, che concede agli enti un massimo di ben 12 punti, un numero rilevante e decisivo per il posizionamento tra chi ha diritto al finanziamento e chi rimane fuori. Tale parametro definisce il grado di efficienza delle attività formative svolte, e si traduce nel rapporto tra allievi iscritti e allievi formati. Maggiore il numero di allievi che concludono positivamente il corso, maggiore il punteggio acquisito. Ma è chiaro che maggiore è il numero di corsi effettuati e di conseguenza si alza la possibilità che gli allievi si ritirino e abbandonino.
Favoriti, quindi, i piccoli enti, con un numero ridotto di corsi, rispetto ai grandi, gli enti storici, con un numero di attività formative nettamente superiore. Il dato positivo secondo l’assessore Marziano è stato quello che il Tar non ha ritenuto di sospendere l’efficacia della graduatoria, quindi niente blocco dell’avvio delle attività dei corsi.
Da considerare che le “illustri vittime” di questo bando, vale a dire gli enti storici, sono state tante: ad esempio nessuna traccia dell’Aram di Francantonio Genovese, l’ex parlamentare del Pd (oggi Forza Italia, ndr) condannato a 11 anni per i brogli sull’organizzazione dei corsi; a restare fuori dai giochi anche l’Unci.
Molte altre importanti realtà sono state letteralmente falcidiate come l’Enaip; peggio è andata al Cerf con 8 progetti finanziati per un totale di 6,3 milioni; enormemente ridimensionato l’Ecap con 4 progetti e 2,5 milioni; peggio ancora l’Enfaga con appena un progetto da 1,7 milioni e tutti gli altri “bocciati”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017