Pil, l'Istat aggiusta il tiro +0,4% nel primo trimestre - QdS

Pil, l’Istat aggiusta il tiro +0,4% nel primo trimestre

redazione

Pil, l’Istat aggiusta il tiro +0,4% nel primo trimestre

venerdì 02 Giugno 2017

Rispetto ai primi tre mesi dell’anno scorso +1,2%: mai così in alto dal 2010

ROMA – L’Istat rivede al rialzo le stime di crescita dell’economia italiana. Nel primo trimestre del 2017 il Pil è aumentato dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell’1,2% nei confronti del primo trimestre del 2016. Il dato tendenziale è il più alto dal quarto trimestre del 2010. La stima preliminare diffusa dall’Istat il 16 maggio 2017 scorso aveva rilevato un aumento congiunturale dello 0,2% e un aumento tendenziale dello 0,8%.
Si tratta di un dato – ha spiegato l’Istituto – corretto per gli effetti del calendario e destagionalizzato. Il primo trimestre del 2017 ha avuto due giornate lavorative in più sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto al primo trimestre del 2016.
La revisione di due decimi di punto – fanno sapere dall’Istat – è rara ma può capitare: le informazioni aggiuntive raccolte, soprattutto grazie alle sorprese al rialzo provenienti dal comparto dei servizi, hanno fornito un quadro più positivo. L’Istituto ha rivisto al rialzo anche il dato del quarto trimestre del 2016: la crescita è passata da +0,2% a +0,3% rispetto al trimestre precedente.
Rispetto al trimestre precedente, i principali aggregati della domanda nazionale hanno registrato una crescita dello 0,5% dei consumi finali nazionali e un calo dello 0,8% gli investimenti fissi lordi. Le importazioni sono aumentate dell’1,6% e le esportazioni dello 0,7%.
Si registrano andamenti congiunturali positivi per il valore aggiunto di agricoltura (+4,2%) e servizi (+0,6%), mentre quello dell’industria risulta negativo (-0,3%).
Nel primo trimestre, il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,6% in Germania, dello 0,4% in Francia, dello 0,3% negli Stati Uniti e dello 0,2% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 2,9% in Germania, del 2% negli Stati Uniti e nel Regno Unito e dell’1% in Francia. Nel complesso, il Pil dei paesi dell’area Euro è aumentato dello 0,5% rispetto al trimestre precedente ed è aumentato dello 1,7% nel confronto con lo stesso trimestre del 2016.
Esulta su facebook l’ex premier Matteo Renzi per i numeri positivi diffusi dall’Istat.
“I dati – ha detto Renzi – dimostrano che con la flessibilità ottenuta nei Mille Giorni e con le riforme fatte, l’economia riprende fiato”. Risultati “figli del lavoro serio e rigoroso” fatto al governo, nonostante le “resistenze” e le “polemiche ingenerose”. Risultati che – ha aggiunto il segretario del Pd – hanno un nome: “si chiamano superammortamento, abolizione dell’Irap costo del lavoro, 80 euro, cancellazione delle tasse agricole, Pir, mercato del lavoro, incentivi, investimenti sulla cultura, Expo e grandi eventi”.
Anche il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha usato un social network, twitter in questo caso, per esprimere soddisfazione: “Riviste al rialzo le stime per il 2017. L’Italia cresce più del previsto e l’impegno continua”.
Non mancano le critiche dell’opposizione. “I dati Istat sul Pil? Sono correzioni che si fanno periodicamente. è chiaro che qualsiasi indicazione positiva non può che far piacere, il punto è che siamo ancora il fanalino di coda dell’Europa, sia per quanto riguarda la crescita, sia per quanto riguarda occupazione e disoccupazione. Per queste ragioni io non gioirei troppo”, ha affermato Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

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