Elezioni Regionali 2017, Roberto Lagalla: "Pronto a candidarmi" - QdS

Elezioni Regionali 2017, Roberto Lagalla: “Pronto a candidarmi”

Raffaella Pessina

Elezioni Regionali 2017, Roberto Lagalla: “Pronto a candidarmi”

mercoledì 28 Giugno 2017

L’ex rettore di Palermo: “Disponibile a lavorare nell’interesse della Sicilia”. Ars semideserta mentre continuano le manovre per le elezioni

PALERMO – Un’Aula ancora una volta quasi deserta quella di ieri a Palazzo dei Normanni dove non sembra fervere l’attività legislativa. All’ordine del giorno il collegato alla Finanziaria che prosegue lentamente e mentre scriviamo in Aula è mancato il numero legale e il presidente ha deciso un’ora di rinvio.
Fervono invece i lavori di preparazione per le elezioni regionali. Molti sono coloro che intendono candidarsi alla poltrona di presidente della Regione. Primo fra tutti l’attuale presidente, Rosario Crocetta, che in un primo tempo aveva annunciato la propria candidatura e ieri, dopo il no di Pietro Grasso, vuole riprendere le redini. “Avevo aderito con sincerità e lealtà al progetto Grasso presidente – ha detto Crocetta –  E credo che non esistano precedenti di presidenti della Regione uscenti, che abbiano dimostrato tanta lealtà nei confronti del proprio partito e della coalizione con la quale ha governato. Occorre adesso riprendere il confronto unitario, partendo dalla valutazione del  grande lavoro che è stato svolto alla Regione in questi anni e che ha salvato la Sicilia. La Regione non può essere affidata a pericolose avventure di governo che ripropongono gli schemi di quel passato che l’ha distrutta. Indietro non si torna e tale consapevolezza mi  spinge a lottare e a impegnarmi con maggior vigore, fino in fondo, per fare della Sicilia una delle terre più avanzate e più ricche d’Europa, in un percorso di trasparenza e legalità”.
 
Ma in campo vuole scendere anche Roberto Lagalla, ex rettore dell’Università di Palermo ed ex assessore regionale alla Sanità: “Leggo con grande attenzione la quotidiana diffusione di notizie relative a possibili candidature alla presidenza della Regione. Tra i tanti nomi, anche il mio: confermo ancora una volta disponibilità e impegno a lavorare nell’interesse della Sicilia e dei siciliani. Tuttavia ritengo che insistere sull’affannosa ricerca di nomi prima di disegnare un progetto riformatore ad ampio respiro con l’operoso sostegno della società civile, rappresenti la continuazione di superati modelli politici e manifesti i limiti di quanti, pur proponendosi all’insegna di un ritrovato civismo, finiscono con l’adottare, nei fatti, metodi e comportamenti propri di stagioni politiche ormai da archiviare”. “Apprezzo gli sforzi in corso per coagulare quadri politici unitari – osserva Lagalla – ma richiamo l’esigenza di costruire le necessarie alleanze sulla base di premesse programmatiche condivise e ispirate alla concreta soluzione dei problemi quotidianamente vissuti dai Siciliani, oltre che al superamento delle gravi difficoltà ereditate dal governo Crocetta”. Lagalla nel mese di marzo aveva lanciato il Movimento IdeaSicilia.

Nell’Isola si propone anche il movimento Noi con Salvini
, con il suo rappresentante regionale Angelo Attaguile, che ha detto chiaramente che non vuole fare alleanze con Alternativa popolare, a differenza delle decisioni dei vertici romani. “Aprire il Centrodestra ad Alfano significherebbe mandare a quel paese le istanze di rinnovamento e cambiamento che provengono dai siciliani e che noi riteniamo un punto indispensabile del programma di rilancio della Sicilia – ha detto Attaguile – Lo ha già anticipato  il nostro leader Matteo Salvini – aggiunge  Attaguile – la nostra partecipazione alla coalizione di centrodestra è condizionata a due punti irrinunciabili: programma a trazione salviniana e mai, sottolineo mai, con Alfano e gli altri che hanno governato assieme al Partito democratico e soprattutto sono causa dell’invasione scellerata delle nostre terre, con pesanti inchieste giudiziarie che li coinvolgono proprio nella gestione dell’accoglienza”. Attaguile ha ribadito infine un concetto già espresso in conferenza stampa a Catania con Matteo Salvini: “A noi le ammucchiate non interessano per niente, se qualcuno è nostalgico di quel passato che ci ha ridotti in queste condizioni, noi andremo da soli per la nostra strada. Nessuna alleanza con chi è causa delle difficoltà dell’Isola”.

Lettera aperta invece per Italia dei valori,
firmata dal segretario nazionale Ignazio Messina e Salvatore Messana, segretario regionale. “La rinuncia del presidente del Senato, Pietro Grasso, a candidarsi alla presidenza della Regione impone oggi una seria riflessione sulla scelta del nuovo candidato, ma anche e soprattutto sul progetto che lo deve sostenere. Pietro Grasso era certamente la giusta risposta al bisogno di buona e coerente politica, interpretata da personalità autorevoli, competenti e libere, ma, a nostro avviso, oggi non ci sono più le condizioni per affrontare le prossime elezioni regionali in Sicilia partendo dalla scelta del candidato”.
Oggi, aggiungono, “occorre cambiare strada e avviare una nuova fase rifondatrice e attuale, che riproponga ai siciliani il modello ispiratore del Partito democratico e la costruzione di una coalizione politica, figlia dell’Ulivo, ma che tenga conto dei cambiamenti maturati negli ultimi anni. Guardiamo con interesse all’esperienza positiva di Palermo , alla quale abbiamo partecipato attivamente, e che ha saputo coniugare l’esperienza dei movimenti civici e il ruolo e la funzione dei partiti politici”. Per Idv il modello siciliano potrà essere adottato dalla politica nazionale come riferimento e chiede a gran voce le primarie aperte di coalizione “per la scelta del candidato ed il confronto di più mozioni, primarie che siano inclusive e libere, al fine di far frutto degli errori del passato”.

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