Ferrovie, la Sicilia all’ultima corsa - QdS

Ferrovie, la Sicilia all’ultima corsa

Rosario Battiato

Ferrovie, la Sicilia all’ultima corsa

giovedì 29 Giugno 2017

Ancora attesa per la firma del Contratto di servizio decennale tra Regione e Trenitalia. A rischio il futuro del trasporto. Continuano gli interventi: rese operative le modifiche per potenziamento nella stazione di Fiumetorto

PALERMO – Il ritardo nella firma del contratto di servizio decennale tra la Regione e Trenitalia – il contratto-ponte è scaduto lo scorso 31 dicembre – potrebbe avere ripercussioni pesanti sul futuro del sistema di trasporto ferroviario. Non è un buon biglietto da visita per una Sicilia che attende con particolare attenzione la somministrazione della cosiddetta “cura del ferro” che Trenitalia ha previsto per la l’Isola con 9 miliardi di euro in dieci anni di investimenti e circa duemila occupati al mese tra maestranze dirette e indotto. 
Lunedì scorso c’è stato un appello congiunto di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti al Parlamento regionale, chiedendo che la Commissione competente dia il via libera ai due emendamenti al collegato alla Finanziaria che sono propedeutici alla firma del contratto di servizio.
“L’Assemblea regionale siciliana – hanno scritto – approvi domani (ieri, ndr) gli emendamenti al collegato alla Finanziaria utili a garantire le risorse aggiuntive per un servizio necessario a cinque milioni di siciliani e per giungere quindi alla firma del contratto di servizio fra Regione e Ferrovie”.
Nella giornata di ieri era prevista, infatti, la seduta della IV commissione dell’Ars sul testo che potrebbe dare il via libera ai fondi necessari per la firma del contratto di servizio per il trasporto ferroviario regionale.
È l’ultima occasione per dimostrare senso di responsabilità – hanno avvertito i sindacati –, si dia un segnale chiaro per lo sviluppo del trasporto ferroviario nell’Isola”, che intanto si organizzano per la manifestazione che si terrà il proprio 6 luglio davanti alla sede dell’Assemblea regionale siciliana.
I due emendamenti in gioco sono determinanti. La scorsa settimana una lunga nota di Federconsumatori, pubblicata sul proprio sito, aveva fatto il punto della situazione.
“Il primo emendamento stanzierebbe 83 milioni di euro in 7 anni tra il 2020 e il 2026 che garantirebbero 113 milioni circa di euro all’anno, rispetto ai 111 milioni attuali, a partire appunto dal 2020, con una di ‘maxirata’ nel 2026, ultimo anno di contratto, quando i milioni di euro diventerebbero 128”.
Il secondo emendamento, invece, rileva la possibilità di acquisto in proprio da parte della Regione, così da permettere di liberare più risorse “per avere un numero più cospicuo di corse e un incremento dei servizi offerti”.
Gli interventi, almeno per il momento, non si fermano. Nei giorni scorsi sono state rese operative le modifiche per il potenziamento infrastrutturale e tecnologico realizzate nella stazione di Fiumetorto e sul tratto di linea in direzione Campofelice di Roccella. Le operazioni eseguite riguardano l’upgrade tecnologico dei sistemi di gestione della circolazione, le modifiche dell’infrastruttura per la velocizzazione della linea verso Catania e Agrigento, il  completamento, sul tratto Fiumetorto-Campofelice di Roccella, dei lavori per il rinnovo dei sistemi tecnologici e attivazione del telecomando per la gestione della circolazione treni nelle stazioni Fiumetorto e Campofelice dal Centro Coordinamento Circolazione di Palermo e l’entrata in funzione “della nuova sottostazione di Campofelice per l’erogazione di corrente continua a 3,4 kv per l’alimentazione della linea aerea di contatto elettrico utilizzata dai mezzi di trazione”.
L’investimento complessivo è stato di 10 milioni di euro, circa la metà da fondi messi a disposizione dalla Regione.

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