Varignana e Dozza, sulle orme dei romani - QdS

Varignana e Dozza, sulle orme dei romani

Nicoletta Fontana

Varignana e Dozza, sulle orme dei romani

venerdì 30 Giugno 2017

Circondati dalle colline emiliane, ad una trentina di chilometri da Bologna, alla scoperta di un piccolo angolo di paradiso

Siamo a Varignana a solo una trentina di minuti da Bologna, avvolti dalle dolci colline emiliane, per  vivere un’esperienza unica e difficilmente ripetibile altrove.
Non è un caso che in questo magnifico Resort nasca proprio vicino ai resti della città romana di Claterna, più conosciuta come “La città sepolta” ed esponga all’interno di Villa Bargellini Bentivoglio, oggi proprietà di  Palazzo Varignana Resort, un suo mosaico policromo, proveniente da una Domus imperiale dell’antichissima città romana. Un reperto che ci rimanda all’amore dei romani per l’acqua, le terme, il buon cibo e la musica. Ed  è cosi che sulle orme dei nostri mitici antenati che inizieremo la nostra prima giornata dedicandola al benessere all’interno della Varsana Spa.
Il percorso partirà dall’Amman mediorientale, entrando in una stanza satura di vapore in cui, comodamente sdraiati, saremo avvolti da lame d’acqua che scivoleranno  calde sul nostro corpo, dopo essere stati cosparsi di un profumatissimo sapone nero. Le luci varieranno dal rosso, al verde, al blu, aiutandoci attraverso la cromoterapia al raggiungimento di un rilassamento totale. Il rituale si concluderà con un bagno di vapore purificante, che ci aiuterà ad eliminare le tossine e a riattivare la circolazione sanguigna. Prima di accedere nella Suntory SPA, dove l’atmosfera soffusa ci rimanderà agli antichi Ryokan giapponesi, ci fermeremo in una cabina, in cui sdraiati su un lettino ci lasceremo massaggiare dall’acqua proveniente dall’alto, che cadrà su  di noi come fosse pioggia battente. La  “Salus per aquam” continuerà all’interno del bagno giapponese, in cui  dopo uno scrub di bamboo, ci immergeremo nelle calde acque (42 gradi) delle vasche di Hinoki, -cipresso giapponese, dall’inconfondibile profumo, conducendoci quasi a uno stato meditativo.
Il nostro percorso olistico e sensoriale si concluderà nella sala Cha No Yu, dove potremo godere di un trattamento Shiatsu e vivere i rituali del tè comodamente sdraiati o seduti su un Tatami in paglia di riso intrecciato.
Ben rilassati, ma allo stesso tempo energici  e ricaricati potremmo scegliere se mangiare comodamente all’interno della Spa, in cui sarà servito un light lunch o farci deliziare dai pranzi del ristorante gourmand a Palazzo Bentivoglio, dove rinomati chefs propongono menu di una cucina creativa, ma anche fortemente legata alla cultura dell’entroterra bolognese. I più sportivi potranno praticare il Golf sia nel piccolo campo prova all’interno del Resort, oppure poco distante al Golf Club Le Fonti, in cui sono presenti due green da 18 buche.
Un giro fuori porta ci condurrà alla scoperta di Dozza, piccolo prodigio di borgo medievale, che si fa fregia del marchio: “Borghi più belli d’Italia”. Discreta e racchiusa in se, Dozza si apre al visitatore per un itinerario all’insegna dell’arte, perché oltre alla magnifica fortezza che la domina, e che si può visitare, tra i suoi antichi vicoli spiccano sulle facciate delle case, opere d’arte realizzate da decine di artisti, anche interazionali. Un percorso in open air, offerto dalla “Galleria all’aperto del Muro Dipinto” di cui fa parte già dal lontano 1960.  Una fiaba estetica e culturale sempre in trasformazione, grazie anche alla biennale, che per altro cade quest’anno dall’11 a 17 settembre, in cui si potranno vedere le performance degli artisti intenti a dipingere i muri ancora liberi da opere. In questo luogo, patrimonio di bellezza, fermatevi a contemplare il murales che rappresenta la nostra bandiera italiana, per un orgoglio tutto italiano del quale dobbiamo sentirci fieri. Gli appassionati del vino faranno un pit- stop all’interno dell’enoteca regionale Emilia- Romagna, che si trova al piano sotterraneo della fortezza, per degustare i vini locali come l’Albana e per acquistare pregiati  oli d’oliva, aceto balsamico e tante altre delikatessen, che questa terra generosamente regala.
Lasciamo Dozza per un altro tipo d’ arte, visitando i giardini del parco di Palazzo Varignana, curati dal paesaggista Sandro Ricci, che con grande genialità ha messo a frutto il suo sapere botanico, agronomico e architettonico, dando vita a una singolare armoniosa fusione, tanto da essere inserito nel prestigioso Network dei Grandi Giardini italiani.
Le stanze tematiche  che compongono il giardino ci regalano sorprese fatte  di profumi, colori e sapori, oltre scorci di finestre volutamente create per perdere lo sguardo sulle sconfinate colline bucoliche emiliane.
Come degli autentici romani, amanti della musica e degli spettacoli, aspettiamo con gioia la messa in scena del Varignana Music Festival, arrivato oggi alla sua  IV edizione che si terrà a Palazzo Varignana dal 7 al 15 luglio,  in cui artisti della levatura di Alexander Romanvsky, Natalia Gutman a Patricia  Kopatchinskaja  e molti altri, con i loro repertori di musica classica aggiungeranno vibrazioni ed emozioni alla nostra anima sotto il cielo stellato dell’estate del 2017.
 

 
LINK UTILI
Hotel Resort Palazzo di Varignana
www.palazzodivarignana.com/it-IT
Comune di Dozza
www.comune.dozza.bo.it

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