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Palermo – Rischio siccità, interviene l’Amap: “Regione chieda stato di calamità”

redazione

Palermo – Rischio siccità, interviene l’Amap: “Regione chieda stato di calamità”

venerdì 07 Luglio 2017

La presidente dell’azienda, Prestigiacomo: “Gli invasi sono al 30% in meno rispetto al 2016”. Il sindaco Orlando fa appello ai cittadini: “Evitiamo di sprecare l’acqua”

PALERMO – “Gli invasi sono al 30% in meno rispetto al 2016, quando già la situazione non era ottimale. Stiamo attivando tutte le iniziative possibili perché non ci sia alcun razionamento dell’acqua o di una turnazione”. Così è intervenuta la presidente dell’Amap,società che gestisce il servizio idrico nel capoluogo siciliano, Maria Prestigiacomo, sul rischio siccità che sta mettendo in ginocchio il territorio.

Proprio per discutere il problema, infatti, ieri pomeriggio si è tenuta una conferenza stampa sul tema a Villa Niscemi.

“Ci siamo attivati – ha aggiunto la Prestigiacomo – immettendo 400 litri al secondo di acqua dell’invaso di Scillato nelle condutture e stiamo riattivando i tre pozzi proprietà dell’Amap; sarebbe opportuno che la Regione siciliana chiedesse lo stato di calamità naturale perché potremmo in questo modo chiedere la requisizione dei pozzi privati ed evitare qualsiasi stato di crisi”.
Per Prestigiacomo “la crisi idrica è da collegare alla scarsità di piogge cadute quest’anno”.
Riferendosi allo stato degli invasi della città metropolitana e alle percentuali circolate relative alla perdita di circa il 50% di acqua nelle condutture. “Rispetto ad alcuni studi dei tecnici – ha sottolineato – emerge che si perde circa il 20%, mentre per il 30% si tratta di allacci abusivi, nelle zone dove ci sono piantagioni e dobbiamo considerare tutte le case popolari per la maggior parte abitate da persone che non hanno un regolare contratto con lo Iacp e quindi non possono avere fatto un contratto Amap perché la legge nazionale lo vieta”.
 
In conferenza stampa, è poi intervenuto anche il sindaco del capoluogo, Leoluca Orlando. “Chiederò al governo regionale e a quello nazionale per tutti i comuni siciliani – ha annunciato il primo cittadino – di sollecitare e riconoscere lo stato di calamità naturale per la siccità alla Sicilia”.
“Il riconoscimento di questo stato – ha aggiunto Orlando – che abbiamo già sollecitato con l’Amap per la città Palermo, è ncessario per chiedere alle Prefetture la requisizione dei pozzi privati”.
Secondo il primo cittadino, comunque, il rischio “acqua a giorni alterni”, per il momento, è scongiurato. Ma il Comune ha voluto lanciare un appello ai cittadini a non sprecare l’oro blu. “In tutta Italia – ha detto Orlando è scoppiata l’emergenza idrica, chiediamo ai palermitani solidarietà: evitiamo di sprecare l’acqua. Non vogliamo creare allarmismi ma evitiamo sprechi”.
Prestigiacomo ha poi sottolineato che per evitare turnazioni a Palermo, “la società ha dovuto ridurre la portata dell’acqua da 2.750 litri al secondo del 2016 a 2600 cosa che determina una diminuzione della pressione”. “Con Enel – ha aggiunto – abbiamo raggiunto un accordo che ci consente di reperire acqua da Piana degli Albanesi, a fronte del pagamento di un corrispettivo perché Enel diminuirà la produzione di energia elettrica”.
Il prossimo 18 luglio, tra i vertici dell’Amap e la Regione siciliana, è previsto un vertice sul rischio siccità, nel quale i rappresentanti della municipalizzata reitererà al governo regionale la richiesta di dichiarazione dello stato di calamità naturale.

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