Attaguile su Musumeci: "Faccia passo indietro". A sinistra spuntano i nomi di Fava e Mineo - QdS

Attaguile su Musumeci: “Faccia passo indietro”. A sinistra spuntano i nomi di Fava e Mineo

Raffaella Pessina

Attaguile su Musumeci: “Faccia passo indietro”. A sinistra spuntano i nomi di Fava e Mineo

sabato 26 Agosto 2017

Lo ha dichiarato il segretario nazionale del Movimento Noi con Salvini, ma è poi giunta la smentita da parte della Lega. Sul vice presidente dell’Antimafia convergono Si, MdP, R. comunista, Possibile di Civati e Verdi

PALERMO – Prosegue il lungo e tortuoso cammino per trovare i candidati a presidente della regione per le prossime elezioni di novembre, all’interno delle varie compagini politiche. Nel centrosinistra salgono le quotazioni di Claudio Fava, vice presidente dell’Antimafia e che voci di corridoio dicono che sarebbe supportato da Sinistra Italiana. Si stanno svolgendo incontri per trovare la quadra sul nome, alla presenza di rappresentanti di Mdp, Rifondazione comunista e Verdi. Ma a contrastare questa corrente vi sarebbe quella di chi chiede invece la candidatura di Corradino Mineo. Il nome del candidato governatore in Sicilia sarà scelto nel corso della segreteria regionale del Pd, convocata per lunedì prossimo a Palermo da Fausto Raciti.
Nel centrodestra si è lontani dal trovare un accordo: il segretario nazionale del Movimento Noi con Salvini, Angelo Attaguile, ha chiesto infatti a Musumeci di fare un passo indietro. “Mi spiace prendere atto che a distanza di mesi l’amico Nello Musumeci non è riuscito a portare a compimento il mandato di ricompattare il centrodestra siciliano. Adesso faccia un passo indietro lui per il bene del centrodestra in quanto ho appurato che non ci sono più le condizioni per una sua candidatura unitaria”. Attaguile avverte che il suo movimento potrebbe esprimere un proprio candidato e correre da solo se non si dovesse trovare “un candidato in grado di ricompattare la coalizione”.
 
Musumeci, dal canto suo, non ha alcuna intenzione di ritirarsi anche perché può contare su una parte di Forza Italia e di Fratelli D’Italia. D’altronde subito è arrivata una smentita di quanto sostenuto da Attaguile da parte di Giancarlo Giorgetti, vice segretario della Lega: “La questione della candidatura alla presidenza della regione Sicilia la sta seguendo direttamente Matteo Salvini nell’ottica di un centrodestra unito. In questo senso l’unica proposta presa in considerazione è Nello Musumeci, in grado di ripulire, rilanciare e dare un futuro migliore alla Sicilia. Posizioni diverse da queste sono espresse a titolo personale e non corrispondono alla posizione del movimento Ncs e Lega”.
Intanto è stato fissato al 23 settembre il termine ultimo per la presentazione dei simboli di lista e subito dopo ci sarà l’ufficializzazione delle candidature. Resta così poco tempo per i partiti per stabilire strategie e candidati.
Il segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa, si è affrettato a far sapere che “sta lavorando, in vista delle elezioni regionali in Sicilia, all’unità di tutte le componenti del centrodestra per creare un’alternativa rispetto ai governi fallimentari della sinistra e contrastare i Cinque stelle”, smentendo così le notizie su presunte fibrillazioni interne al partito nel dibattito sulla candidatura alla presidenza della Regione Sicilia. Infine l’ex pm Antonio Ingroia, leader del movimento Azione Civile, replica alle dichiarazioni di Leoluca Orlando sulle previsioni di vittoria e di non voler ripetere un’esperienza minoritaria come quella di Rivoluzione Civile. 
 
“Eppure fu uno dei principali artefici a convincermi a guidare quell’avventura politica sostenendo che sarebbe stata vincente. Quindi meglio guardarsi bene dalle ‘previsioni politiche’ di vincere di Orlando”. “Quanto ai nomi in campo per la guida della Regione, il problema resta sempre lo stesso – conclude il leader di Azione civile – quello del metodo di scelta, che è come sempre improntato alla candidatura calata dall’alto, in questo caso per di più da leader nazionali di partito, e dei partiti responsabili della disastrosa e deleteria attività del governo nazionale”.

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