Concorrenza, nuovo scenario per i liberi professionisti - QdS

Concorrenza, nuovo scenario per i liberi professionisti

Rosario Battiato

Concorrenza, nuovo scenario per i liberi professionisti

giovedì 07 Settembre 2017

Con la L. 124/17 novità per le società e regole che vanno nella direzione di maggiore trasparenza. Coinvolti circa 500 mila tra ingegneri, avvocati, notati, odontoiatri e farmacisti

PALERMO – Circa mezzo milione di professionisti, tra ingegneri, farmacisti, odontoiatri, notai e avvocati, sono coinvolti dalla legge per il mercato e la concorrenza, approvata lo scorso 2 agosto ed entrata in vigore il 29 dello stesso mese. Un numero così elevato di soggetti interessati, il dato è stato calcolato dal Sole 24 Ore, sottolinea l’importa di un provvedimento che modifica diversi aspetti, ne aggiorna degli altri e che probabilmente non soddisfa tutte le richieste. Di certo, qualcosa è cambiato.

Continua l’analisi del QdS in relazione alle principali innovazioni
introdotte dalla legge sulla Concorrenza (la prima puntata è stata pubblicata martedì 4 settembre). Le principali innovazioni che riguardano il mondo dei liberi professionisti sono state riassunte dal ministero dello Sviluppo economico in una serie di infografiche.
Si comincia con gli avvocati. Per loro misure severe sul fronte della trasparenza dei compensi, infatti dal 29 agosto scorso, cioè dall’entrata in vigore della legge che è stata pubblicata sulla Guri del 4 agosto scorso, è stato introdotto “l’obbligo di preventivo anche in assenza di richiesta esplicita da parte del cliente”. Tra le novità, c’è anche la possibilità di costituzione di società tra avvocati con soci di capitale non professionisti (fino a un terzo).
Anche per un altro importante settore professionale sono state fissate alcune modifiche dal punto di vista societario con la possibilità, per le società di ingegneri, di “accettare commesse da privati, assoggettandole ad alcuni requisiti già previsti per altri liberi professionisti (es: obbligo di copertura assicurativa, indicazione dei professionisti responsabili del progetto)”.
Di altro tenore le principali novità che riguardano i notai. Due le modifiche quantitative: il numero dei notai passerà da 1 ogni 7 mila abitanti a 1 ogni 5 mila per ampliare la diffusione dei servizi e, allo stesso tempo, stimolare la concorrenza. Cresce parallelamente anche l’area territoriale dei notai che potranno operare in tutta la Regione o nel distretto della Corte d’appello. Sempre sul fronte della concorrenza e della trasparenza sarà possibile, inoltre, pubblicizzare gli onorari.
Ci sono nuove regole per le società di odontoiatri nel corso dell’esercizio dell’attività: “maggiori garanzie – si legge nella nota del Mise – per i clienti e per l’esercizio della professione (es. obbligo del possesso dei titoli abilitanti, norma ‘anti-abusivismo’)”.
Almeno quattro i punti rilevanti che coinvolgono da vicino l’attività delle farmacie. Viene eliminato il tetto massimo di 4 farmacie per farmacista e si prevede anche l’esercizio in forma di società di capitali (tetto del 20% a livello regionale). L’intento è quello di attrarre “investimenti e sinergie di costi”, garantendo “servizi innovativi e risparmi in favore dei cittadini”.
Via libera alla liberalizzazione degli orari, ad eccezione di quelli che sono gli obblighi di apertura. Fissata anche una razionalizzazione della presenza sul territorio: il provvedimento stabilisce il trasferimento delle farmacie “soprannumerarie” dei piccoli comuni in altri comuni della medesima regione. L’ultimo passaggio riguarda l’avvio ufficiale della pratica del bugiardino anche in formato digitale.

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