Fabrizio Micari: "La competenza non si eredita" - QdS

Fabrizio Micari: “La competenza non si eredita”

Raffaella Pessina

Fabrizio Micari: “La competenza non si eredita”

giovedì 28 Settembre 2017

L’affondo ai grillini: “Non mi piace logica di distruzione del M5s”. Polemica con Micciché su candidatura dei “figli d’arte”

PALERMO – Il centro sinistra passa all’attacco e non risparmia colpi ai propri avversari. Nell’ultimo mese di campagna elettorale per il rinnovo dell’Assemblea regionale siciliana e per l’ elezione del nuovo Presidente della Regione i partiti serrano i ranghi e non si risparmiano le bordate.
Nel corso della presentazione del candidato governatore del centro sinistra a Palermo, Fabrizio Micari è intervenuto il sindaco del capoluogo Leoluca Orlando: “Il professore Micari non ha voti? Micari ha consenso e sarà il prossimo Presidente della Regione siciliana perché sarà votato dalle persone che non l’hanno incontrato e che magari non lo incontreranno mai. Chi ha ancora la vecchia calcolatrice dei consensi è tagliato fuori dalla storia: Micari è il punto di sintesi tra consensi e consenso”. Nel corso della manifestazione è stato presentato il simbolo della lista dei territori “Micari Presidente” con l’immagine della Sicilia e la scritta Arcipelago Sicilia. “I candidati nella lista Micari-presidente devono essere a posto dal punto di vista etico – ha aggiunto Orlando – dovranno produrre il certificato penale e i carichi pendenti”.

Il programma di Micari non è stato ancora presentato
: “Il programma sarà pronto nel giro di pochissimi giorni, vorremmo presentarlo all’inizio della settimana ventura”, ha detto Micari che ha parlato di tre priorità: “lavoro, diritti e territori”. Il centrosinistra cerca soprattutto di far tornare gli assenteisti al voto e che nella passata legislatura hanno fatto registrare una percentuale di votanti veramente bassa (47% circa). “Voglio parlare a questo popolo trasmettendo il messaggio del civismo – ha detto Micari – ci sono esempi importanti, come Palermo e Caltanissetta e tante altre realtà. A questa gente voglio parlare di programmi e di concretezza”. Poi sono passati agli attacchi alle altre forze politiche: “La logica del Movimento Cinquestelle, che prima bisogna distruggere e poi ricostruire non mi piace. Noi vogliamo fare una rivoluzione civile – ha detto Micari che non ha risparmiato bordate nemmeno a Forza Italia – La frase di Miccichè sull’ereditarietà delle competenze non mi è piaciuta molto, forse si eredita qualcos’altro”. Il riferimento è alle candidature dei cosiddetti “figli d’arte” (ad esempio quella di Luigi Genovese, figlio di Francantonio, parlamentare messinese passato dal Pd a Fi dopo i guai giudiziari.

Per Leoluca Orlando invece le priorità riguardano
la abolizione del voto segreto all’Assemblea regionale e una norma di modifica dello statuto di un solo articolo in base alla quale l’Ars avrà 6 mesi di tempo per legiferare su temi già normati dallo Stato, scaduti i quali il Parlamento dovrà recepire la legge nazionale. Questi due punti verranno inseriti nel programma di Micari. “Altri due punti, ha aggiunto Orlando – sono la legge sul diritto allo studio con l’istituzione di borse finanziate dalla Regione per sei mesi (“siamo l’unica regione a non avere una norma”) e “la semplificazione della giungla della gestione e assegnazione degli alloggi popolari”.
Da prevedere inoltre per Orlando la proposta al governo nazionale di adottare delle agevolazioni fiscali e contributive per le imprese che investono nell’Isola e producono lavoro. A Vittoria ieri c’è stata la presentazione della candidatura di Martina Guarascio nelle liste di Forza Italia. Martina è la figlia di Giovanni Guarascio che il 14 maggio 2013 morì a Vittoria, dopo essersi dato fuoco per impedire lo sfratto e difendere la propria casa poi venduta all’asta. Una scelta che ha suscitato polemiche. Era stato il Movimento Cinquestelle infatti a mettere le risorse per ricomprare la casa e riconsegnarla il 22 gennaio del 2016 alla famiglia di Martina. La sua candidatura nel collegio di Ragusa, è stata proposta dal leader del movimento SicilianIndignati Gaetano Armao, vicepresidente designato.
 
“Al di la’ delle polemiche tra i partiti politici, che non mi interessano, voglio affrontare all’Ars l’argomento delle aste giudiziarie e della impignorabilità della prima casa”, ha detto Guarascio. E per non aver scelto i Cinquestelle si è giustificata dicendo di essere una donna libera e al di là della gratitudine per il gesto, non è stata contattata da nessuno. Gaetano Armao ha sottolineato che “La gratuità non deve essere rivendicata e rinfacciata. Quello del Movimento Cinque Stelle è stato un gesto di liberalità, del quale va dato atto, ma gli sproloqui sono stati vergognosi e sono segno di debolezza. I grillini hanno la strada che gli sta franando sotto ai piedi. Parlino ai siciliani di cose pratiche e su come hanno fatto opposizione a Rosario Crocetta, con cui litigavano di mattina e si accordavano di sera”.

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