Rischio voto di scambio, timori "bipartisan" - QdS

Rischio voto di scambio, timori “bipartisan”

Raffaella Pessina

Rischio voto di scambio, timori “bipartisan”

venerdì 20 Ottobre 2017

Crocetta a Minniti: “Ti chiedo di istituire una Commissione speciale”. Verifica firme listini, presentato dai grillini esposto in Procura

PALERMO – La necessità del controllo sulle prossime elezioni regionali comincia ed essere sentita anche da altri, oltre che dal Movimento Cinquestelle, che ha chiesto l’intervento dell’Osce. Anche il Presidente della Regione Crocetta ha rivolto un appello al ministro Marco Minniti auspicando l’istituzione di una commissione del ministero dell’Interno per monitorare le elezioni siciliane.
“Non so se l’Osce sia o no competente al monitoraggio delle elezioni regionali siciliane – scrive il governatore – ma certamente dopo la presentazione delle liste in Sicilia e i gravi fatti che hanno riguardato l’arresto di alcuni candidati, l’opinione pubblica siciliana si domanda se oggettivamente sia possibile fare qualcosa per impedire che le prossime elezioni siano caratterizzate da un massiccio voto di scambio. Da circa dieci anni non accadeva, in Sicilia, oltre all’imponente inquinamento di alcune liste, che soggetti indagati e persino condannati per mafia partecipassero apertamente all’agone elettorale”.
Crocetta ribadisce che bisogna impedire che le “elezioni del 2017 sanciscano la legittimazione politica della mafia”. “D’altra parte – ha proseguito – anche la stessa Commissione nazionale Antimafia ha accertato la candidatura di impresentabili nelle liste, che è poca cosa rispetto a diversi condannati per mafia che intervengono, in divieto di legge, a comporre le liste e a sostenere candidati”.
 “Mentre sto valutando – conclude il Presidente uscente – se la Regione siciliana abbia competenza a chiedere, in forza dell’autonomia speciale, l’intervento dell’Osce, Ti chiedo – ha scritto al ministro Minniti – di istituire una commissione speciale composta da prefetti per il monitoraggio delle prossime elezioni siciliane”.
Il Movimento Cinquestelle è partito ancora una volta all’attacco chiedendo verifiche sulla regolarità delle firme raccolte per il listino dei candidati a governatore della Sicilia. Per questo tre deputati del M5s all’Ars Sergio Tancredi, Salvatore Siragusa e Angela Foti hanno sottoscritto un esposto presentato alle Procure siciliane. La legge 29 del 1951 prevede infatti che ci vogliono un minimo ed un massimo di firme degli elettori per presentare la lista del Presidente (da 1800 a 3.600), dunque per essere presentata la lista doveva essere corredata dalle sottoscrizioni e i grillini chiedono la massima trasparenza su questa operazione di raccolta firme.

Il candidato del centrosinistra Fabrizio Micari ha replicato all’azione del Movimento Cinquestelle
dichiarando che tale comportamento denota nervosismo perché “sono in difficoltà. “La raccolta firme si è svolta in modo regolare non abbiamo nulla da temere” dice ancora il rettore di Palermo, che aggiunge: “Si vede che non riescono a sfondare, forse per le poche argomentazioni sui temi da affrontare”. “Sembra un barzelletta”, ironizza il deputato di Alternativa popolare Dore Misuraca, responsabile nazionale Enti locali del partito, “il M5s, famoso per lo scandalo delle firme false a Palermo per il quale diversi rappresentanti grillini sono stati rinviati a giudizio, ha presentato un esposto proprio sulla regolarità delle firme raccolte a supporto delle liste dei candidati governatori. Chiedo: quale credibilità può avere questo partito?”.

Ribatte il grillino Michele Giarrusso
: “Ora nemmeno i sondaggi riescono a nascondere la verità. Giancarlo Cancelleri e il Movimento 5 Stelle sono in vantaggio e i siciliani possono finalmente scegliere il futuro. Sarà lotta voto a voto contro Musumeci e le immonde clientele dei suoi oltre 20 impresentabili. Ci rivolgiamo a tutti i siciliani che non ne possono più di clientele, affari loschi, intrighi mafiosi che hanno soffocato la Sicilia in questi decenni. Solo il voto a Giancarlo Cancelleri e il Movimento 5 Stelle può spezzare il vecchio sistema e condurre la Sicilia nel futuro”.

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