Programmi a confronto: ecco le idee per la Sicilia - QdS

Programmi a confronto: ecco le idee per la Sicilia

Raffaella Pessina

Programmi a confronto: ecco le idee per la Sicilia

sabato 21 Ottobre 2017

Come i quattro candidati intendono affrontare le emergenze più pressanti. Tutti concordano sulla necessità di ripartire dalle infrastrutture

PALERMO – La campagna elettorale volge al termine e si avvicina il giorno delle elezioni per il rinnovo del Parlamento siciliano nonché del Presidente. Finalmente sono anche stati presentati i programmi di chi vuole sedersi sulla poltrona più alta della Regione ed abbiamo voluto confrontarli tra di loro, per comprendere cosa intendano fare nei prossimi anni.
Il candidato del Centrosinistra è Fabrizio Micari, dal 2015 rettore dell’Università di Palermo, senza alcuna esperienza politica precedente alle spalle. Il suo cavallo di battaglia è “Sicilia strategica 2030”, uno strumento di governance attorno al quale fa ruotare praticamente tutto il suo programma. Un documento articolato di 45 pagine con vari argomenti a cui affianca grafici esplicativi. Il suo nome è sostenuto da Pd, Area Popolare, insieme al sindaco di Palermo Leoluca Orlando, Centristi per la Sicilia, Sicilia Futura, con una lista insieme ai socialisti di Riccardo Nencini, Centro Democratico di Bruno Tabacci.

Il candidato del Movimento Cinquestelle è Giancarlo Cancelleri
, già per una legislatura deputato regionale, fin da subito all’interno del gruppo parlamentare ha acquisito una certa leadership. Originario di Caltanissetta, Cancelleri ha lavorato in una ditta metalmeccanica prima di intraprendere la sua attività politica. Il suo cavallo di battaglia è la riduzione dei privilegi della “casta” politica in Sicilia, ma anche il “reddito di cittadinanza”. Come uso dei Cinquestelle non è appoggiato da altre liste. Il suo programma è un vero e proprio “libro” di più di 100 pagine, diviso in capitoli e costituito solo da testo, di cui le pillole sono pubblicate sul sito web del Movimento Cinquestelle.

Il terzo candidato, per il Centrodestra è Nello Musumeci
, politico di lunga data. Un passato nel Msi e in Alleanza Nazionale, è stato europarlamentare, Presidente della Provincia di Catania e sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Si è candidato a Presidente della Regione anche nel 2012, ma sconfitto da Rosario Crocetta. Sostenuto dal movimento civico “#Diventerà Bellissima”, Fratelli d’Italia, Noi con Salvini, Forza Italia, “Energie per l’Italia”, Udc e Centro Federativo Cristiano Democratico, Cantiere Popolare, MpA, Nuovo Cdu, Movimento Sicilia Nazione e IdeaSicilia. Il suo cavallo di battaglia è basato sulla innovazione tecnologica e digitale, ed ha un programma essenziale, rispetto agli altri, fatto solo di 31 pagine.
Il quarto candidato è Claudio Fava, catanese, laureato in giurisprudenza, figlio del giornalista Pippo Fava, ucciso dalla mafia nel 1984. Le forze politiche di sinistra hanno deciso di non sostenere il candidato espresso dal Pd e hanno scelto di compattarsi intorno al nome di Claudio Fava. È vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia e dal 2017 ha aderito al gruppo parlamentare Articolo 1- Mdp. è appoggiato dai bersaniani di Mdp, Sinistra Italiana, Possibile, Verdi, Prc e Pci. Il suo cavallo di battaglia è la creazione del “Politecnico del Mediterraneo, per dare alla Sicilia la possibilità di offrire “didattica e ricerca scientifica di altissimo livello”.
Come si comportano i vari candidati di fronte alle emergenze più pressanti della Sicilia? Sul tema delle riforme oltre a quella della politica, Cancelleri punta sulla dismissione delle discariche, alla creazione di un istituto regionale unico per gli investimenti e alla introduzione nelle scuole di una materia per l’educazione contro le mafie ed i poteri occulti. Micari si limita ad eliminare il voto segreto all’Ars, e punta più sull’aggiornamento dello Statuto e sulla realizzazione di un piano strategico culturale, ma ventila anche la stabilizzazione dei precari ed un piano di assunzioni, argomento questo che fa gola a molti elettori, vista la carenza di posti di lavoro.
 
Fava punta alla messa in sicurezza del territorio e all’uguaglianza sociale con leggi sul diritto allo studio, sulla povertà, sulle condizioni abitative e la eliminazione dei ticket sulle prestazioni urgenti. Le riforme di Musumeci invece mirano a ridefinire le Ipab, il settore forestale, la protezione civile, l’urbanistica e la salute. Punta anche ad un migliore collegamento tra istruzione formazione e lavoro.

Divisi i candidati sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto
: favorevoli Musumeci e Micari, contrari Fava e Cancelleri. Tutti concordi sullo sviluppo delle infrastrutture in Sicilia: strade e soprattutto collegamenti ferroviari. Sul tema dei migranti Fava propone di superare i grandi centri come il Cara di Mineo per approdare ad una accoglienza familiare. Cancelleri e Musumeci sono concordi nella doppia funzione del Presidente della Regione e del commissario straordinario per l’immigrazione mentre Micari propone un percorso di volontariato per i migranti che arrivano sulla nostra Isola.

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