Musumeci: "In settimana pronta la Giunta" - QdS

Musumeci: “In settimana pronta la Giunta”

Raffaella Pessina

Musumeci: “In settimana pronta la Giunta”

mercoledì 29 Novembre 2017

Il neo Presidente prende ancora tempo ma precisa: “Lavoro in serenità”. Attaguile, Lega: “Non ci interessano sottopoltrone”

PALERMO – Il Presidente della Regione Nello Musumeci, prende tempo sulla composizione della Giunta di Governo, anche se ha anticipato di sciogliere le riserve entro la fine di questa settimana. “Sto lavorando nell’assoluta serenità, non c’è nessun nodo. Cerco di fare le scelte più ragionevoli. In settimana vediamo di poter concludere”. Nello Musumeci, a margine dell’Eco Forum organizzato da Legambiente a Palermo, parlando della formazione del nuovo esecutivo regionale ha aggiunto: “Sono passati otto giorni, ho incontrato solo martedì per la prima volta il coordinatore di Forza Italia. Datemi qualche giorno in più, nel frattempo stiamo affrontando tante altre emergenze”. Il riferimento è soprattutto all’emergenza rifiuti, argomento sul quale Musumeci ha dichiarato che intende giocarsi la credibilità sua e del suo Governo.

Un altro problema che il nuovo Governo dovrà affrontare sarà quello della riforma delle Province sulla quale l’ex Presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha fatto sapere di non avere alcuna responsabilità, scaricandola sull’Ars. “Sono sempre stato contrario all’elezione diretta dei sindaci metropolitani e dei presidenti dei Liberi consorzi ha dichiarato – la riforma che aveva presentato il mio governo in via originaria prevedeva l’elezione di secondo livello. È assolutamente scorretto scaricare su di me una legge che non ho voluto in questi termini e sulla quale ho votato contro. L’elezione diretta dei sindaci metropolitani e dei presidenti delle città metropolitane l’ha voluta il Centrodestra e Nello Musumeci e pezzi del Centrosinistra. Non io, né gli assessori del mio governo e gran parte del Pd in via ufficiale”. “Basta andare a leggere i resoconti parlamentari dell’Ars per scoprirlo – ha concluso Crocetta – Quella legge è stata approvata dall’Ars.

I partiti di maggioranza invece scalpitano e rivendicano poltrone, o assumono posizioni polemiche, come i i tre deputati siciliani della Lega Angelo Attaguile, Alessandro Pagano e Carmelo Lomonte: “Spiace che in Sicilia si scelga il vecchio invece del nuovo – hanno dichiarato – Noi invece continueremo a lavorare per il futuro senza alcuna tentazione di ritorno al passato. Non chiederemo e non ci interessano poltrone di sottogoverno ma proseguiremo a fare esclusivamente gli interessi dei siciliani”.

Nei giorni scorsi comunque Musumeci aveva fatto qualche anticipazione: “L’unico tecnico suggeritomi è il professor Armao, docente all’Università di Palermo, avvocato amministrativista. Ho pensato fosse giusto aprire un dialogo con professor Armao, gli ho offerto la vicepresidenza, un ruolo di grande dignità, tra l’altro si occupa di economia. Poi ci saranno il professor Lagalla, già rettore dell’università, e Vittorio Sgarbi che conosce il patrimonio culturale siciliano come nessun altro tra i non siciliani. Starà forse due o tre mesi, ma lo faremo lavorare per fargli dare il massimo, ha talento ed è sregolato come tutte le persone geniali e sono contento di averlo in Giunta”.
 
Intanto, il Tribunale del Riesame ha dichiarato inammissibile l’impugnazione del decreto di perquisizione e sequestro nell’indagine che coinvolge il deputato di Sicilia Futura, Edmondo Tamajo, per associazione a delinquere finalizzata a voto di scambio politico elettorale. Il tribunale ha giudicato il ricorso inammissibile anche se dopo la perquisizione e il sequestro, i beni individuati dalla Polizia giudiziaria “fossero stati oggetto di un tempestivo decreto di convalida del pm”. Invece non risulterebbe alcun decreto di convalida. “La decisione del Tribunale della Libertà – dicono gli avvocati di Tamajo – ci autorizzerebbe a richiedere la immediata restituzione di tutto ciò che la Guardia di Finanza ha sequestrato nella segreteria di Tamajo. Tuttavia, seguendo le indicazioni del nostro assistito, riteniamo di non avanzare alcuna istanza di restituzione”.

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