Tetto stipendi Ars: si va verso la reintroduzione - QdS

Tetto stipendi Ars: si va verso la reintroduzione

Raffaella Pessina

Tetto stipendi Ars: si va verso la reintroduzione

mercoledì 10 Gennaio 2018

La trattativa con i sindacati si aprirà ufficialmente il 17 gennaio. Ieri Musumeci in Aula per le dichiarazioni programmatiche

PALERMO – I problemi e l’emergenza e della Sicilia sono state al centro delle dichiarazioni programmatiche del Presidente della Regione Musumeci che ha reso ieri davanti al parlamento dell’Assemblea regionale siciliana. Il governatore ha accettato una frase di Don Luigi Sturzo: “Un programma politico non si inventa ma si vive giorno dopo giorno”. Musumeci ha detto di voler riconsegnare ai siciliani alla fine dei cinque anni di questa legislatura una regione normale restituendo dignità ai cittadini.
 
Il Presidente della Regione non ha risparmiato strali ai media che si accaniscono contro la politica: “Solo per il gusto di fare ascolto”. Tra i punti principali delle linee programmatiche del Governo Musumeci vi saranno il miglioramento dei rapporti con l’Unione europea e Paesi del Mediterraneo. Un cenno a parte lo ha dedicato a quelli che saranno i rapporti del Governo regionale con Roma. “Faremo un serrato confronto – ha detto Musumeci – chiedendo l’applicazione dello Statuto consapevoli che lo stesso Statuto andrà revisionato”.
 
Il governatore ha indicato due vie per risollevare la Sicilia dalla crisi. La prima è incentivare le imprese per creare lavoro tutelando i giovani e le fasce deboli. La seconda è la strada delle riforme della pubblica amministrazione, “ Affinché la Regione smetta di essere il problema tra i problemi”. In questo senso il Presidente ha detto che il Governo opererà il contrasto alla mafia e a ogni forma di illegalità: “ I mafiosi prima di cercare morti cercano alleati – ha detto Musumeci – le istituzioni devono resistere a tali sollecitazioni”. Per questo Musumeci ritiene che debbano essere rivisti i poteri della Commissione Regionale Antimafia, che debba essere approvato il codice etico per i parlamentari che è stato esitato dalla commissione ma mai discusso in Aula. Tra i punti sui quali intende intervenire Musumeci vi è la riqualificazione del personale e la stabilizzazione del precariato.
 
Sul tema delle ex Province il governatore è stato categorico bisogna potenziare le ex Province decentrando funzioni attualmente a carico della Regione. Le dichiarazioni programmatiche del Presidente della Regione hanno toccato un po’ tutti gli argomenti compreso il turismo che va incoraggiato, i beni culturali che vanno tutelati e valorizzati, così come il patrimonio forestale. Nel settore della sanità Musumeci ha detto che nei prossimi mesi si procederà a una parziale revisione della rete ospedaliera tenendo conto del lavoro fatto dal precedente assessore alla sanità del Governo Crocetta. Le priorità del Governo saranno quelle di migliorare le strutture ospedaliere di valorizzare la medicina di base ed efficientare i servizi di emergenza urgenza. Sul tema dei rifiuti Musumeci ha detto che questo problema si trascina da vent’anni. “Bisogna ridurre la quantità di rifiuti nelle discariche”. “Stiamo predisponendo un piano per i rifiuti. Vogliamo programmare la realizzazione almeno di 10 impianti di compostaggio. Ma ci vuole almeno un anno”. Il Governo ritiene di dover riformare il sistema dei rifiuti – ha detto Musumeci – affidando questo problema alle nove province”.
 
Poco interesse hanno dimostrato le opposizioni visto che i banchi della sinistra erano infatti quasi del tutto vuoti.
Intanto una notizia importante riguarda la tanto discussa questione dei tetti sugli stipendi dei dipendenti dell’Ars: si profila la reintroduzione dei limiti, ma l’importo è ancora da concordare. Sarebbe dunque questo l’indirizzo che il Consiglio di presidenza dell’Ars intende dare alla trattativa che formalmente si aprirà il prossimo 17 gennaio. Intanto il deputato-questore Giorgio Assenza, incaricato dal Consiglio di presidenza a trattare, ha già incontrato assieme al segretario generale di Palazzo dei Normanni le sette sigle sindacali che rappresentano dirigenti, funzionari, assistenti parlamentari, coadiutori. Il Consiglio sta lavorando a una proposta, la cui bozza sarà oggetto della trattativa in programma la prossima settimana.
 
Il Governo Musumeci ha dichiarato di voler agire nella discontinuità di quanto fatto in passato, quando si è legiferato ben poco anche a causa di una scarsa governabilità dovuta a una maggioranza risicata. A dire il vero anche il nuovo Governo può contare su un numero di deputati molto esiguo, a meno di trovare degli accordi trasversali con le altre due forze politiche presenti in Parlamento: il MoVimento 5 Stelle e la compagine di sinistra. Intanto sui lavori parlamentari si allunga l’ombra delle elezioni politiche nazionali che inevitabilmente provocheranno uno stop all’attività legislativa per permettere ai 70 deputati che compongono l’Assemblea regionale siciliana di svolgere la campagna elettorale per il proprio partito. Nel poco tempo che rimane il governatore Musumeci dovrà nominare il sostituto di Vincenzo Figuccia che si è dimesso da assessore.

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