Claudio Fava: "Offensivo il letargo dell'Ars" - QdS

Claudio Fava: “Offensivo il letargo dell’Ars”

Raffaella Pessina

Claudio Fava: “Offensivo il letargo dell’Ars”

giovedì 18 Gennaio 2018

Ieri seduta aperta e subito sospesa: martedì prossimo mozione sui rifiuti. Polemica su Monterosso, Cancelleri: “Quanto guadagnerà?”

PALERMO – Seduta d’Aula praticamente a vuoto ieri pomeriggio a Palazzo dei Normanni, aperta e subito interrotta per la riunione dei Capigruppo per stabilire il calendario dei lavori delle prossime settimane. Quando i capigruppo sono rientrati in Aula, c’è stato solo il tempo di tre interventi e la seduta è stata aggiornata a martedì della prossima settimana.
 
A parlare sono stati rispettivamente Vincenzo Figuccia (Udc) che ha letto in Aula una lettera – appello di Biagio Conte alle istituzioni per risolvere le emergenze della Sicilia, Stefano Zito del Movimento Cinquestelle che si è rivolto all’assessore alla Salute Ruggero Razza presente in Aula, sollecitando la attenzione di due disegni di legge sulla abolizione delle liste d’attesa e sugli ospedali nelle zone industriali e infine Giancarlo Cancelleri che ha chiesto pubblicamente quanto guadagnerà il nuovo direttore generale della Fondazione Federico II, Patrizia Monterosso.
 
La risposta del Presidente Micciché è stata che: “Guadagnerà né più ne meno del precedente D.g.”. Siamo andati a vedere sul sito ufficiale della Fondazione e abbiamo letto che “Per contratto il Direttore generale ha un costo aziendale complessivo di 110.000,00 euro per un importo mensile netto (14 mensilità) di 4.398,00 euro. Quindi alla Fondazione dovrebbe costare di più dovendo impegnare un importo “lordo”. La sua nomina è stata criticata da buona parte delle opposizioni. “È una nomina che non tranquillizza chi sperava di veder proseguire l’opera di risanamento economico e di crescita dell’offerta culturale della Fondazione Federico II”, ha detto a suo tempo Claudio Fava.
 
La polemica maggiore l’aveva sollevata proprio il vicepresidente dell’Ars Cancelleri che della Fondazione è anche vice presidente: “La Monterosso praticamente esce dalla porta per rientrare dalla finestra, quando buon senso avrebbe imposto il suo allontanamento definitivo da qualsiasi poltrona collegata direttamente o indirettamente alla Regione”.
Il riferimento va anche alla condanna contabile nei confronti della burocrate: 1,4 milioni per la vicenda degli extrabudget nella Formazione professionale. L’intervento in Aula ieri da parte di Cancelleri fa presagire altre polemiche attorno a questa nomina.
 
A parlare è stato anche l’esponente della Sinistra Claudio Fava, il quale ha espresso forte malcontento per il lungo periodo di inattività che si preavvisa all’Ars: “Siamo reduci da una lunga stagione post-elettorale, l’unica cosa è stata la distribuzione di cariche di governo e sotto-governo che ha paralizzato l’Ars. Ora siamo alla vigilia della campagna elettorale per le politiche, trovo inaccettabile che ci si fermi per andare in soccorso dei candidati. Uscire da un lungo letargo e entrare in un secondo letargo mi sembra molto offensivo. Anche perché dopo le nazionali ci saranno le amministrative”.
 
Intanto Cateno De Luca, presidente del gruppo Misto, dopo avere ascoltato in commissione Bilancio il dirigente generale del dipartimento programmazione Vincenzo Falgares, lancia l’allarme sul rischio di perdere milioni di euro di fondi europei. “Siamo di fronte ad una situazione gravissima e che temo non abbia uguali in altre regioni europee. Infatti, oltre 250 milioni di euro su circa 700 milioni complessivi potrebbero andare persi entro pochi mesi per mancato cofinanziamento da parte della Regione siciliana e per mancata capacità di rendicontazione della spesa a causa di carenza di liquidità”. Si tratta di oltre il 35% dei fondi la cui spesa dovrà essere certificata entro la fine di quest’anno. De Luca chiede “che la Regione si doti in tempi strettissimi di strumenti per accellerare la spesa produttiva dei fondi comunitari e riveda la propria regolamentazione dando ai Comuni e a tutti i beneficiari anticipazioni di cassa più consistenti sui progetti finanziati, per poter concretizzare gli obiettivi di crescita e coesione sul territorio”.

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