Patto per Catania, Gentiloni firma i contratti per l'avvio dei cantieri - QdS

Patto per Catania, Gentiloni firma i contratti per l’avvio dei cantieri

Desiree Miranda

Patto per Catania, Gentiloni firma i contratti per l’avvio dei cantieri

venerdì 16 Febbraio 2018

Il premier: “Per la città abbiamo progetti che la miglioreranno”

CATANIA – Di nuovo in visita a Catania il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni (nella foto insieme al sindaco Enzo Bianco) per assistere alla firma di ulteriori cantieri che si aprono nell’ambito del Patto per Catania. Dopo una visita alla StMicroelectronics e un passaggio a Librino per vedere il cantiere in cui si realizzerà una nuova caserma dei Carabinieri e gli orti urbani nati accanto la sede dei rugbusti Briganti Librino, il primo ministro Paolo Gentiloni e il primo cittadino di Catania, hanno accolto le aziende che si sono aggiudicate i bandi per un totale di 11 milioni di euro e soprattutto hanno firmato i contratti. Si tratta di 8 cantieri che prevedono interventi per infrastrutture stradali, sicurezza dei cittadini, rigenerazione urbana e tutela dell’ambiente e della biodiversità.
 
In particolare si realizzerà una caserma dei Carabinieri come polo operativo, la riqualificazione del piazzale delle carrozze nel giardino Bellini della città, un parco urbano e delle piste ciclabili nel quartiere di Librino, l’organizzazione delle vie di fuga in zona Ognina e l’installazione del Cta Mover e del ped smart nella zona industriale, al lungomare e al viale Mario Rapisardi. Si tratta di sensori che, posizionati in linea con i dossi su cui ci sono le strisce pedonali, riconoscono il pedone e illuminano tutto così da renderlo più visibile agli automobilisti.
 
Stando ai numeri legati ai cantieri firmati alla presenza di Paolo Gentiloni, ci saranno 11 ettari di sedi stradali rifatte, 33 passaggi pedonali rialzati, 46 ped smart, 500 metri lineari di nuove fioriere, 86 passaggi per disabili, 500 metri cubi di cemento, 5000 metri quadri di nuovi marciapiedi e 5000 metri quadri di aree a verde. Tutti interventi che vanno ad aggiungersi agli attuali in corso per un costo di 22 milioni d euro per la realizzazione di orti urbani, il trasporto sostenibile urbano con il rinnovamento della flotta dei mezzi di trasporto e la valorizzazione del patrimonio culturale. Parliamo del recupero del monastero di Santa Chiara, del monastero dei Crociferi, dove nascerà la sede distaccata del Museo Egizio di Torino, la digitalizzazione del fondo antico del Museo Belliniano e del patrimonio della biblioteca Civica Ursino, nonché la progettazione del museo della città “VivereCatania”.
 
“Oggi – ha affermato il sindaco Bianco sottolineando il gioco di squadra fatto fino ad oggi da tutte le parti interessate, pubbliche e private – abbiamo firmato ulteriori contratti, non si tratta di grande ammontare, ma sento il dovere di ringraziare il governo attuale e quello precedente con il quale abbiamo firmato il Patto per Catania, che ci consente di mettere in atto una piccola rivoluzione. Le opere che abbiamo avviato consentiranno anche la manutenzione di ciò che abbiamo per una grande operazione di riscatto”.
Il totale dell’investimento, da oggi e per i prossimi anni, è di 2 miliardi e 500 milioni di euro grazie ai quali si cambieranno il volto e le abitudini della città.
 
“Basti pensare alla metropolitana che solo nelle tre giornate di Sant’Agata ha registrato l’utilizzo da parte di 200 mila catanesi”, ha detto Bianco. Soddisfatto dei numeri di e per Catania anche il presidente del consiglio dei ministri italiano che ha allargato il discorso a tutto il Sud.
 
“Non c’è congiuntura economica più favorevole che quella di questo periodo per gli investimenti nel Sud”, ha dichiarato Gentiloni che parla dell’iniziativa di una sede distaccata a Catania del Museo Egizio di Torino come di “una grandissima idea e un bellissimo messaggio per la Sicilia e il Mediterraneo”.
 
“Abbiamo – ha aggiunto il premier – progetti per la città nell’immediato e nel futuro che in alcuni casi la miglioreranno, in altri la cambieranno. Bisogna lavorare con le eccellenze come fa già la STM, grandissima realtà tecnologica e industriale che collabora con il Cern e le migliori università italiane”.

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