Post-elezioni, Fi si spacca, i fedelissimi ricuciono lo strappo - QdS

Post-elezioni, Fi si spacca, i fedelissimi ricuciono lo strappo

Raffaella Pessina

Post-elezioni, Fi si spacca, i fedelissimi ricuciono lo strappo

sabato 10 Marzo 2018

Savona: “No a polemica pretestuosa, non si possono negare i progressi fatti”. Il coordinatore regionale Micciché nel mirino ma il partito fa subito quadrato

PALERMO – Si spacca Forza Italia dopo le elezioni, a causa del dissenso di una parte di deputati regionali che non condividono l’atteggiamento del coordinatore del partito di Berlusconi in Sicilia, Gianfranco Micciché e coloro che gli sono vicino. Marianna Caronia, Rossana Cannata, Tommaso Calderone, Riccardo Gallo avevano diffuso una nota dai toni molto polemici: “Rivendichiamo il nostro legittimo diritto di critica e manteniamo ferme le nostre richieste all’indomani di un risultato elettorale che ha registrato importanti segnali di un diffuso malessere e disorientamento degli elettori rispetto ai tradizionali rappresentanti della politica nazionale e regionale”. “Siamo stati bollati – prosegue la nota – come veri e propri atti di tradimento. Dal coordinatore di Forza Italia a tutti coloro i quali gli sono vicini per le più disparate ragioni, una è stata la parola d’ordine per catalogare e liquidare il legittimo dissenso di chi a ragion veduta non condivide e non plaude: Tradimento!”.
 
Ma i fedelissimi di Micciché non ci stanno e fanno quadrato al loro leader siciliano. Solidarietà è stata espressa dal vice coordinatore regionale di Fi Valeria Sapienza: “Il risultato di Fi in Sicilia premia indiscutibilmente l’importante lavoro fatto dal commissario regionale Gianfranco Miccichè. Da giovane militante non condivido le modalità, i toni e i tempi con cui sono state mosse critiche da alcuni deputati di Forza Italia. Nessuno si è mai sottratto al confronto e al dibattito, ma questo deve essere fatto nelle opportune sedi e nel rispetto delle regole comuni”.
 
Anche il deputato regionale Riccardo Savona si esprime a favore di Miccichè: “Forza Italia dal 4% delle precedenti amministrative è cresciuta prima al 16%, alle consultazioni regionali di novembre scorso, ed incrementando ancora il consenso fino al 21% alle Politiche. Il dato conferma la bontà delle scelte del coordinatore regionale Miccichè”. In precedenza Renato Schifani aveva auspicato un dibattito interno in merito alla questione e non mediatico. Per Francesco Scoma “la verità consiste nel fatto che i quattro ‘ribelli’ hanno deciso di uscire da Forza Italia e approdare da qualche altra parte o formarsi un partito e allora coerenza e onestà intellettuale consiglierebbero di avere gli attributi per fare questo passo e non inventarsi scuse puerili e inconsistenti”.

Una strada in salita quella di Miccichè fin dalla sua elezione a presidente dell’Ars, permeata anche in quel caso da polemiche. Si profila così il perpetuarsi dell’istituto del cambio di casacche, ottenendo solo la frammentazione delle forze politiche in Parlamento.

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