Diete vegane molto pericolose in maternità - QdS

Diete vegane molto pericolose in maternità

Massimo Piccolo

Diete vegane molto pericolose in maternità

mercoledì 14 Marzo 2018

Si corre il rischio di creare nel neonato danni neurologici già in utero, che possono peggiorare durante l’allattamento 

in collaborazione con ITALPRESS
 
ROMA – Negli ultimi anni la scelta di una dieta vegetariana o vegana è diventata sempre più diffusa, e molte donne decidono di non cambiare la propria alimentazione neppure in gravidanza: un errore che può provocare al bambino danni neurologici permanenti. Questi regimi alimentari, infatti, sono uno dei motivi per cui i casi di deficit materno di vitamina B12, identificati attraverso lo screening neonatale esteso, sono triplicati: dai 42 del 2015 ai 126 del 2016. Numeri bassi, perché siamo di fronte a una malattia rara, ma è la crescita a destare allarme.
 

 
“La vitamina B12, o cobalamina – ha spiegato Carlo Dionisi Vici, responsabile dell’Unità operativa complessa di Patologia metabolica dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma – è contenuta principalmente negli alimenti di origine animale, ha un importante ruolo nello sviluppo del sistema nervoso centrale e il suo fabbisogno aumenta in gravidanza. Se la madre non ne assume abbastanza, o peggio non ne assume affatto, può creare al neonato dei danni neurologici già in utero, che proseguono e peggiorano nei mesi successivi, con l’allattamento”.
 
“Il deficit materno di vitamina B12 – ha aggiunto – oggi colpisce circa un neonato su 4.000, conta quindi più di 100 casi l’anno in Italia, che non sono affatto pochi. Questa condizione può essere provocata da una particolare forma di gastrite, la gastrite atrofica, che ostacola l’assorbimento della vitamina, o più spesso si riscontra nei figli degli immigrati provenienti da Paesi asiatici come il Pakistan, il Bangladesh o l’India, che per tradizione hanno una dieta prevalentemente vegetariana. Quello che sempre più frequentemente stiamo osservando è la scelta di molte donne italiane di seguire la dieta vegana, che abolisce completamente l’assunzione di carne, pesce, uova e latte anche in gravidanza, senza mettere in conto i possibili pericoli che fanno correre ai loro bambini”.
 
“I mezzi di comunicazione e quelli istituzionali – ha sottolineato Giancarlo la Marca, presidente Simmesn (Società italiana per lo studio delle malattie metaboliche ereditarie e lo screening neonatale) dovrebbero segnalare subito e con forza la pericolosità di una dieta vegetariana o vegana non supplementata in gravidanza. Le madri carenti di questa vitamina nella loro alimentazione, devono assumere degli integratori durante la gravidanza e l’allattamento, perché i loro figli sono gravemente a rischio di malattia”.
 
“Il deficit materno di vitamina B12 – ha evidenziato – può portare a danni anche gravi nel bimbo appena nato, potenzialmente può essere identificato attraverso lo screening neonatale, ma per esso non c’è indicazione di legge”.
 
Per Ilaria Ciancaleoni Bartoli dell’Osservatorio malattie rare, “fare corretta informazione diventa un dovere etico. Ad assolvere a questo dovere devono essere i medici, i media e anche le istituzioni: una campagna di informazione seria e condivisa potrebbe salvare molte vite”.
 

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