Imprese, la crisi del mattone incide sulle sofferenze bancarie - QdS

Imprese, la crisi del mattone incide sulle sofferenze bancarie

Patrizia Penna

Imprese, la crisi del mattone incide sulle sofferenze bancarie

giovedì 19 Aprile 2018

Rapporto del Centro Studi Unimpresa: il 43% dei prestiti non rimborsati in Italia è legato agli immobili. In Sicilia, tuttavia, crediti deteriorati in leggero calo: 64,4 mld a dicembre 2017  

PALERMO – Quasi il 43% delle sofferenze bancarie relative alle imprese è legato al mattone. Sul totale di finanziamenti concessi dagli istituti di credito e non rimborsati dalle aziende, pari a più di 127 miliardi, oltre 54 miliardi si riferiscono infatti al settore delle attività immobiliari e a quello delle costruzioni. Le costruzioni pesano per oltre il 27% (35 miliardi) sui crediti deteriorati e le attività immobiliari per il 15% (più di 18 miliardi).
 
Nella classifica dei comparti imprenditoriali che più faticano a rimborsare i finanziamenti alle banche, figurano poi le aziende manifatturiere con circa il 20% (26 miliardi) e il settore auto (vendita e assistenza) col 16% (21 miliardi). Gli arretrati del settore agricolo “coprono” il 4% (5,4 miliardi), mentre i crediti deteriorati del turismo valgono il 4% (5 miliardi) degli incagli. Questi i dati principali di un rapporto sui Npl realizzato dal Centro studi di Unimpresa, secondo il quale il totale delle sofferenze delle aziende (imprese e imprese familiari) vale 127,4 miliardi, mentre il totale generale dei prestiti non rimborsati (comprensivo del dato relativo a famiglie, onlus, fondi e assicurazioni) ammonta a 163,5 miliardi in calo di quasi 40 miliardi negli ultimi 12 mesi.
 
“La crisi dell’immobiliare, uno dei settori maggiormente colpiti dalla recessione, si riversa inevitabilmente anche sui bilanci delle banche e, come un perverso circolo vizioso, il danno torna sulle imprese che, complici i paletti sui requisiti patrimoniali dell’industria bancaria, soffrono nell’ottenere nuovi finanziamenti. Poi ci si è messa anche la Banca centrale europea con un inatteso e pericoloso supplemento di regole, ancora più severe, che possono mettere in ginocchio gli istituti con effetti pericolosissimi per l’intera economia”, commenta il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci.
 
La crisi del settore immobiliare e, più in generale economica, non risparmia neanche la Sicilia.
Il rapporto Abi sui dati Bankitalia, tuttavia, segnala a dicembre 2017, un calo delle sofferenze bancarie nette. Il dato, infatti a fine anno si atteata sui 64,4 miliardi, contro i 65,9 di novembre.
 
Un decremento che lascia ben sperare se consideriamo che alla fine del 2016 le sofferenze si attestavano intorno agli 86 miliardi di euro.

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