Formazione in ripartenza con gli enti "a caccia" di allievi - QdS

Formazione in ripartenza con gli enti “a caccia” di allievi

Michele Giuliano

Formazione in ripartenza con gli enti “a caccia” di allievi

giovedì 17 Maggio 2018

La Regione avvia il bando a sportello e non finanzia più direttamente l’ente ma i corsisti. Partite le attività amministrative per trovare i partecipanti secondo le nuove modalità 

PALERMO – È veramente arrivato il momento per un nuovo inizio per la formazione professionale? Dopo anni di attesa, di scontri a colpi di ricorsi al Tar, di diatribe infinite sulla gestione del personale, sugli enti nuovi e gli enti storici, sembra avvicinarsi il giorno della svolta. Ci sarebbe addirittura una data, il 2 luglio prossimo, in cui tutto dovrebbe essere pronto per tornare in aula.
 
Gli uffici regionali stanno lavorando alacremente per svolgere l’istruttoria dei progetti presentati per il bando scaduto il 24 aprile scorso. Il quale sembra al momento essere partito con i migliori auspici, vista l’assenza di ricorsi alla sua uscita da parte degli attori in gioco.
 

 
Completato questo processo, entro fine mese di maggio si attende la pubblicazione del tanto atteso catalogo, al quale potranno attingere gli allievi per scegliere il corso preferito ed effettuare l’iscrizione sul sistema informatico che sarà predisposto al momento opportuno. Un momento topico, per tutti coloro che sono coinvolti nel processo. In questa occasione, infatti, gli enti e i lavoratori, a casa ormai da due anni e mezzo nella maggior parte dei casi, potranno riprendere le attività intanto amministrative di gestione delle iscrizioni, verifica della documentazione richiesta ed organizzazione delle selezioni nel caso in cui le i candidati superino il numero di 15, numero massimo di allievi per classe.
 
Gli enti non attenderanno di certo l’uscita ufficiale in gazzetta dell’elenco: la corsa all’allievo è già partita da tempo, per accaparrarsi più nominativi possibili ed avere la certezza di poter avviare le attività.


In questo mese di maggio, inoltre, si saprà anche del destino del famigerato Avviso 8, i cui 136 milioni di euro, se dovesse definitivamente capitolare, potrebbero passare al catalogo e quindi rimpolpare quei 110 milioni che non basterebbero a coprire le spese per quegli 8 mila lavoratori inseriti nell’albo degli operatori della formazione professionale, anche questo in via di revisione a seguito della richiesta di compilazione di un questionario da parte dell’assessorato regionale al ramo in cui ogni operatore doveva inserire i propri dati anagrafici e lavorativi. Insomma, un periodo pieno e ricco di potenziali novità per un settore fermo da diverso tempo, per beghe burocratiche, giudiziarie e non per ultimo politiche.
 
Se le tempistiche saranno rispettate, il prossimo passo, sarà la pubblicazione del decreto dirigenziale di adozione del catalogo, sul sito dell’assessorato regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale e sulla Gazzetta Ufficiale. I candidati allievi potranno quindi avere accesso al catalogo sul sistema informatico predisposto, e l’avvenuta iscrizione sarà comprovata da una ricevuta che andrà consegnata all’ente, o enti, nel caso di candidature multiple, prescelti. A questo punto, gli enti verificheranno che i candidati abbiano i requisiti richiesti per la partecipazione alle attività didattiche scelte, e andranno a loro volta a caricare a sistema, nella parte dedicata agli enti, la domanda di preiscrizione dell’allievo, con allegata la copia dei documenti necessari.
 
In questa fase si sovrapporrà la ricerca del personale docente necessario, qualora non fosse già presente nell’ente. Che debba essere preso dall’albo o no, che stia tutto alla “coscienza” degli enti, è ancora argomento di discussione. Finalmente, si giunge alla fase di iscrizione definitiva, con inserimento a sistema dell’elenco effettivo degli allievi, della convenzione dello stage e dell’elenco del personale che andrà a ricoprire i diversi ruoli necessari per lo svolgimento delle azioni.

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