Cantieri di servizio e di lavoro, ripartite le somme ai comuni - QdS

Cantieri di servizio e di lavoro, ripartite le somme ai comuni

Michele Giuliano

Cantieri di servizio e di lavoro, ripartite le somme ai comuni

martedì 29 Maggio 2018

Via libera al decreto dell’assessorato al Lavoro per gli interventi di pubblica utilità sul territorio. Regina è Palermo con oltre 4 mln di finanziamento, a Catania concessi quasi due 

PALERMO – Tante piccole attività di manutenzione, per sistemare giardini, marciapiedi, strade, mini appalti per rendere i Comuni più belli ed efficienti, una boccata d’aria per le casse di tante città più o meno grandi, che devono investire in ambiti di maggiore rilevanza sociale i fondi a disposizione e che possono usufruire di questi fondi per fare tanti piccoli lavori che renderanno l’ambiente urbano più confortevole, aumentando la qualità della vita dei propri abitanti.
 
In questi giorni è stato pubblicato il piano di riparto dei fondi disponibili: guardando ai capoluoghi di provincia, sono stati stanziati circa 400 mila euro ad Agrigento, stessa cifra per Caltanissetta, quasi due milioni per Catania. Continuando, ben 4 milioni vanno a Palermo, mentre meno di 100 mila euro vanno a Ragusa, e quasi 250 mila euro a Siracusa. In ultimo rimangono Trapani, con 450 mila euro, e Messina, con oltre un milione e mezzo di euro. Il resto dei 20 milioni messi a disposizione, sono stati diversamente distribuiti, in base alle richieste effettuate dai diversi Comuni, tra 157 Comuni, dei quali 5 in provincia di Enna, mentre il capoluogo ne è rimasto escluso. Nello specifico, in provincia di Messina saranno ben 48 i Comuni che potranno avviare le attività, 25 in provincia di Agrigento e 22 nei territori di Palermo. Poco meno, 19 Comuni, sono stati individuati in provincia di Catania. Quindi, a scendere, 12 Comuni in provincia di Siracusa, 11 a Trapani, 10 a Caltanissetta e 5 sia in provincia di Enna che in provincia di Ragusa.
 
Contributi importanti, che permetteranno, con i cantieri di servizio, di svolgere tante attività utili allo svolgimento di piccole opere necessarie per il mantenimento del decoro cittadino, come la manutenzione del verde pubblico e della segnaletica stradale, lo spazzamento di vie e piazze e altre piccoli interventi.
 
I cantieri di lavoro, invece, sono mini appalti per realizzare opere pubbliche comunali in cui impiegare disoccupati. Generalmente si realizzano manutenzioni di strade e opere pubbliche in genere. E pensare che inizialmente un Comune su tre in Sicilia aveva deciso di snobbare i cantieri lavoro. Poi il “richiamo” dell’assessorato regionale al Lavoro, con conseguente slittamento dei termini, evidentemente ha colto nel segno. Alla fine appena 15 su 390 i Comuni che hanno deciso di non presentare alcuna istanza. In pratica quasi nessuno. L’assessore regionale al Lavoro Mariella Ippolito aveva parlato di “opportunità” che rischiavano di perdersi, con l’obiettivo di poter accedere a tanti soldi da poter investire nelle proprie attività, aiutando le fasce più deboli. L’appello ha funzionato e quindi tutti felici e contenti. Se per i cantieri di servizi sono stati stanziati 20 milioni di euro, per i cantieri di lavoro sono previsti 50 milioni destinati ai Comuni siciliani con una popolazione fino a 150.000 mila abitanti.


Le graduatorie dei beneficiari saranno stilate dai Centri per l’Impiego e dai Comuni, che potranno in questo modo gestire i cantieri lavoro e i cantieri servizi. Le somme assegnate saranno specificate in un decreto, mentre con un avviso saranno impartite le istruzioni per la redazione e la presentazione dei progetti esecutivi. “Auspichiamo lo sblocco immediato di tutte quelle altre misure che vanno nella direzione di sostenere le famiglie con difficoltà economiche – conclude Rizzo, sindaco di Balestrate – grazie ai fondi europei abbiamo centinaia di milioni di euro destinati a queste finalità, che per troppo tempo sono rimasti dentro i cassetti degli uffici regionali”.

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